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Music video by Aban performing 17 (music prod. Clas K ) © 2020 SUD-EST Records Regia: Paolo "Aban" Morelli Fotografia e montaggio: Paolo "Aban" Morelli Ass. regia: Andrea Denuccio Ass. montaggio: Ishaac Laakairi Comparse: Andrea Denuccio, Efrem Luigi Preite, Ishaac Laakairi, Spotify: https://open.spotify.com/artist/5Masr... Facebook: / abansouthfam Instagram: / Twitter: / aban_southfam https://sudestrecords.com “17” non vuole assolutamente esortare nessuno all’uso di sostanze stupefacenti, anzi, cerca di descrivere in prima persona la discesa in un inferno difficilmente comprensibile da parte di un sistema, come quello italiano, che demonizza il problema legato alla dipendenza dalle droghe. Anche se crudo, il racconto vero e trasparente della realtà dei fatti può aiutare a far sentire meno solo, chi, per degli schemi sociali, proprio nel momento del bisogno, è stato sempre abbandonato. Questo pezzo è dedicato ad ogni madre, padre o figlio sulla faccia della terra che ogni giorno varca i cancelli dello stesso inferno. Testo: Sai Non ho creduto mai No mai come adesso Di lasciare alle spalle i miei guai Questa città nel petto Sai non ho creduto mai No mai come adesso Che per loro cominciano i guai Una volta che ho smesso Ultima rampa del palazzo solo sopra al tetto Cerca il 17 c’è la porta del mio ghetto Non ci sono ferri ne amici ne coltelli Trovi solo ciò che serve per finire in pasto ai vermi Cerca il 17 alla porta dellinferno Ma qui non ci sono fiamme se non quelle del fornello Non ci sono diavoli ne zoccoli di cabro Solo bocce plastica cucchiai e bicarbonato Cerca il 17 alla porta del terrore Sveglio per il terzo giorno senti quella fitta al cuore Ma il dolore che hai dentro fa molto più male Fai fischiare le tue orecchie anche se pensi di crepare Troppo facile sputare sui miei guai Impossibile capire se non sai Quanto può pesare sulle spalle il male E quando cadi Quant’è profondo il mare Questa è l’ultima bottiglia Poi non sentirò bussare Sarò in alto mille miglia quando butterò la chiave Questa è l’ultima bottiglia Poi non sentirò bussare Sarò in alto come un falco toccherò le cime giù dal mare Rit. Sai Non ho creduto mai No mai come adesso Di lasciare alle spalle i miei guai Questa città nel petto Sai non ho creduto mai No mai come adesso Che per loro cominciano i guai Una volta che ho smesso Ma ancora adesso non ho smesso Il cuore mi esplode in petto Ultimo tiro che passa come un diretto Pronto soccorso ma c’è fila non aspetto Lei grida quanto faccio schifo nell’orecchio Mentre respiro e sputo cenere nel secchio Vorrei salvarmi solo per salvarti da me stesso Quando mi cerchi non mi trovi di fianco nel letto Due metri di follia recluso in un cesso Come un cazzo di leone chiuso in un cassetto Dimmi se pensi che a impazzire forse mi diverto E per distruggermi devo pagare anche il biglietto Tu non deludermi come gli infami che stecco E anche nel peggio delle ipotesi mi calmi con le mani E oggi basti tu a convincermi che non sei tu ad uccidermi Stringimi forte le cosce sopra i fianchi se domani sarà troppo tardi Rit. Sai Non ho creduto mai No mai come adesso Di lasciare alle spalle i miei guai Questa città nel petto Sai non ho creduto mai No mai come adesso Che per loro cominciano i guai Una volta che ho smesso