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I tredici giorni e le tredici notti fra il 24 dicembre ed il 6 gennaio sono un periodo di profonde esperienze spirituali. Non è la prima volta che veniamo sulla terra: siamo nati, morti e rinati, diverse volte. Forse 10 o 20 volte. Tutti abbiamo attraversato tra una morte e l'altra periodi di purificazione in cui abbiamo preso coscienza delle nostre mancanze terrene. A causa dell’azione di Lucifero e Arimane entro l’anima, l’uomo compie errori e produce male sulla terra. E questo determina necessariamente che dopo la morte, nel mondo del kamaloca, del purgatorio l’uomo debba reincontrare quei dolori causati, sperimentandoli su di sé. Il male prodotto deve essere “espiato” , rivissuto dopo la morte: ogni dolore inferto ad altri, si comprende che lo si è fatto a se stessi. Le sofferenze del kamaloca che l'uomo deve sopportare e ha sopportato in tutte le vite passate dopo la morte, per il fatto che Lucifero si è inserito nell’anima umana sin da quando egli cominciò ad incarnarsi sulla Terra, gravano in forma subconscia come un peso enorme, durante i tredici giorni e le tredici notti fra la celebrazione del Natale e quella del 6 gennaio, l'Epifania. Il periodo delle festività Natalizie è il periodo in cui si sperimenta senso di crucialità, di maggiore carico, di massima zavorra ed di elevata gravità dell’esistenza. L'anima avverte come sentimento premonitore durante la veglia un atmosfera tetra e cupa che può in alcuni casi addirittura condurre a sintomi di malattia fisica, perché possono venire indebolite le difese immunitarie. Di notte, la sensazione compare continua, manifestandosi nel corso del sonno: l’uomo contempla in potenti immaginazioni durante i sogni notturni, ciò che ebbe da sperimentare dopo ogni morte e per tutte le volte che è morto nei secoli- come sofferenza a causa dell’influsso luciferico, che lo allontanò dalla direzione delle Potenze creatrici del mondo; si può avere la visione di tutto ciò che l'uomo deve soffrire a causa del suo allontanamento dallo Spirito-Cristo. Si può dire che l’uomo rivive durante le 13 notti sante tutto ciò che l'uomo deve attraversare nelle incarnazioni da Adamo ed Èva fino al Mistero del Golgota. Ma anche ciò che si compie durante il periodo diurno di questi 12 giorni crea ripercussioni, già ora, nel prossimo anno. Ciò che viene fatto di giorno, getta i "semi" per qualcosa che crescerà nei 12 mesi successivi. E' bene quindi "seminare" bene, ossia tenere una condotta benevola verso il prossimo, se non si vuole che il male si ritorca contro di noi nell'anno a venire. In ogni notte si vede profeticamentein anticipo ciò che accadrà nel mese successivo Di giorno invece di predispone nuovo destino per il mese successivo. Tiziano Bellucci www.unicornos.com