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#alzatebrianza #brianza #como #lagiubiana #festepopolari #spezziamolanoia Puoi trovare ulteriori dettagli sul blog: 👉👉👉 https://vigstefy.com/la-leggenda-dell... Puoi scaricare l'ebook gratuito con leggenda e template al link sotto E' GRATUITO NON TI PREOCCUPARE 👉👉👉 https://www.subscribepage.com/lagiubi... Se desideri, prima di scaricare l'ebook, guarda questa breve presentazione 👉👉👉 • LEGGENDE BRIANZOLE - COSTRUIAMO " LA GIU... 🧙♀️LA GIUBIANA SI FESTEGGIA L'ULTIMO GIOVEDI DEL MESE DI GENNAIO🧙♀️ La Giübiana o Festa della Giobia è una festa tradizionale molto popolare nel'Italia settentrionale, in particolare in 🎊Piemonte e in Lombardia 🎊(Brianza, Altomilanese, Varesotto e Comasco). 🔥L'ultimo giovedì del mese di gennaio vengono accesi dei grandi falò (o roghi) nelle piazze e bruciata la Giubiana, un grande fantoccio di paglia vestito di stracci. La tradizione della Giubiana ha un'origine molto antica. Fin dalle epoche più antiche, nel mondo agricolo, l'anno era scandito da ricorrenze periodiche, che accompagnavano i ritmi delle stagioni e che in qualche modo permettevano di sentirsi partecipi dei cicli della natura. Attraverso feste e ricorrenze, erano quindi rivissuti simbolicamente i cicli della natura, in particolare il passaggio tra le stagioni morte e quelle del risveglio primaverile. Nel periodo più freddo dell'anno, a fine gennaio, era usanza bruciare simbolicamente il vecchio anno, per augurarsi che l'anno nuovo fosse più propizio e ricco di nuovi raccolti e di molti frutti. Il nome stesso della festa, Giubiana, del resto sembra fare riferimento ad antichissimi rituali propiziatori, molto più antichi del diffondersi del cristianesimo. Il nome Giubiana sembra infatti collegato al dio romano Giove: dal nume romano viene infatti l'aggettivo i "Joviana" (e quindi la nostra "Giubiana" in molti territori della Lombardia), oppure "Jovia" (divenuta "Giobia", in altre parti della Lombardia e nei territori del Piemonte). Con l'annuncio della religione cristiana, i riferimenti agli dei pagani sono stati messi in disparte, ma il nome originale di Giubiana si è conservato nel tempo. Nei secoli medievali la narrazione popolare ha creato svariate leggende e numerosissimi racconti popolari. 👉Nelle narrazioni popolari, Giubiana è così diventata una figura femminile, a volte una vecchina, altre volte una strega, da scacciare simbolicamente insieme ai rigori dell'inverno. L'elemento più caratterizzante della festa è rimasto il grande falò, che ancor oggi è percepito da tutti come un simbolo di rinnovamento e di ripartenza del nuovo anno. Secondo il racconto popolare, la Giubiana era una vecchia strega, magra, con le gambe molto lunghe e le calze rosse. Viveva nei boschi e grazie alle sue lunghe gambe, non metteva mai piede a terra, ma si spostava di albero in albero. Così osservava tutti quelli che entravano nel bosco e li faceva spaventare, soprattutto i bambini. L'ultimo giovedì di gennaio, era solita andare alla ricerca di qualche bambino da mangiare. Una mamma, per proteggere il suo bambino, decise di tenderle una trappola. Preparò una gran pentola piena di risotto giallo (zafferano) con la luganega (salsiccia)🍚, e lo mise sul davanzale della finestra. Il profumo era delizioso, da far venire l'acquolina in bocca. La Giubiana sentì il buon odore e saltellò fuori dal bosco verso la pentola, e cominciò a mangiare, un po' alla volta, tutto il contenuto dell'enorme pentolone di squisito risotto. Il risotto era veramente tanto, eppure era così buono, che la famelica Giubiana non si accorse del tempo che passava. Non si accorse che il sole, che uccide le streghe, stava ormai per sorgere. Quando la Giubiana finì tutto il risotto, il primo raggio di sole era ormai spuntato: la Giubiana fu così polverizzata dalla luce del sole, e da quel giorno tutti i bambini furono salvi. Fu così che per ricordare quella vicenda a fine gennaio si prepara il risotto con la luganiga e si brucia il fantoccio con le sembianze della vecchia strega. Una versione un po' più orrida, dice che una mamma prese una bambola e la riempì di coltelli e forbici🍴🔪, poi la mise nel letto, al posto della figlia. A mezzanotte si sentono i passi della Giubiana. La bimba spaventatissima, si stringe vicino alla mamma, mentre si sente la Giubiana salire i gradini ed entrare nella stanza. La Giubiana è feroce e in un attimo ingoia la bambola, pensando di mangiare la bambina. Si sente un urlo, la mamma va nella stanza della bimba e trova il corpo della Giubiana a brandelli, per via dei coltelli e delle forbici. Ancora oggi, durante la festa della Giubiana, si mangia il risotto con la luganega e si beve il vin brulé. Testo Valeria i” i percorsi d’arte funeraria” che ringrazio per la sua cultura del mistero