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Sapete distinguere seppie, calamari e totani? Si tratta di molluschi cefalopodi, e sono chiamati "decapodi" perché hanno dieci braccia. Nei cefalopodi decapodi, le braccia non sono tutte uguali, 8 sono corte e tozze e sul lato interno presentano numerose ventose per tutta la loro lunghezza. Le altre due braccia prendono il nome di tentacoli e sono molto più lunghe e sottili delle altre e presentano le ventose solo all'estremità. Queste due braccia non sono sempre visibili perché si trovano all'interno di una tasca e vengono estroflesse solo per catturare le prede. Le ventose sono peduncolate e presentano uncini. Le braccia circondano la bocca, qui troviamo due mascelle cornee che formano il becco e che servono per lacerare i tessuti delle prede. Come la maggior parte dei cefalopodi, anche seppie, calamari e totani hanno una radula, un nastro chitinoso dentellato che si trova all'interno della bocca che serve per triturare il cibo. Vediamo ora le principali differenze tra questi molluschi. Nelle seppie, il sacco dei visceri è largo e tozzo, mentre nei calamari e nei totani è affusolato. Il sacco dei visceri presenta un paio di sottili estroflessioni del mantello dette pinne. Nelle seppie le pinne sono poco visibili e circondano tutto il corpo. Nei calamari le pinne si inseriscono da circa metà corpo e sono grandi, triangolari. Nei totani invece le pinne sono inserite più vicino all'estremità del sacco dei visceri. Osserviamo gli occhi. Solo l'occhio della seppia presenta la pupilla a forma di W. Confrontiamo le conchiglie. In tutti e tre i molluschi la conchiglia è interna, cioè è ricoperta dal mantello. Nelle seppie troviamo il caratteristico osso di seppia che è composto da cristalli di carbonato di calcio o aragonite. L'osso di seppia è suddiviso in camere che contengono gas e permette il galleggiamento e il sostegno dell'animale. Nei calamari e nei totani la conchiglia è molto più ridotta e prende il nome di penna o gladio. La penna è trasparente ed affusolata e composta da chitina. Qui osserviamo la penna del totano, che è molto simile a quella del calamaro ma più sottile nella porzione centrale.