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Impronte Politecniche - Giorgio Diana intervistato da Ferruccio Resta

“Il vento è sempre stato un mio amico” afferma Giorgio Diana, Professore Emerito del Dipartimento di Meccanica e uno dei padri della Galleria del vento del Politecnico di Milano che è ancora oggi un importante punto di riferimento per la ricerca a livello mondiale. Intervistato da Ferruccio Resta, Professore ordinario del Dipartimento di Meccanica ed ex Rettore del Politecnico di Milano, Diana ripercorre le tappe più importanti della sua carriera. Dalla laurea in Ingegneria meccanica agli anni da ricercatore e poi professore ordinario di Meccanica applicata alle macchine. Chiamato da Leo Finzi per partecipare allo studio del collegamento tra Calabria e Sicilia, ha dato vita alla Galleria del vento del Politecnico di Milano e a numerose ricerche e studi associati alla progettazione aeroelastica dei ponti a grandissima luce, a partire dal ponte sullo Stretto di Messina. Diventato un’autorità in Italia nel campo della dinamica dei veicoli ferroviari, ha diretto importanti progetti a livello nazionale e internazionale in collaborazione con aziende, università e centri di ricerca. Tutto questo è stato possibile grazie al supporto del suo numeroso gruppo di ricerca con cui ancora oggi segue diverse attività, continuando a trasmettere una grande passione per il lavoro che svolge. “L’aula mi è sempre piaciuta tanto e quello che ho cercato di dire ai ragazzi sempre, quando andate in giro, quando fate una cosa cercate di capire quello che succede nel mondo, siate curiosi! La maniera migliore di imparare è essere curiosi e avere passione. La curiosità fa nascere la passione...” Prosegue con una nuova edizione “Impronte Politecniche", il ciclo di video-ritratti in cui professoresse e professori Emeriti e Onorari del Politecnico di Milano raccontano la loro storia accademica in dialogo con un loro allievo, dagli esordi fino ai nostri giorni, passando per i successi, le prove, gli aneddoti, i luoghi, i maestri e gli allievi che hanno incontrato sul loro percorso. Il termine “impronta” vuole suggerire il valore permanente di ciò che i docenti Emeriti hanno realizzato nella loro carriera, ma anche il percorso che hanno fatto e che ci invitano a seguire, verso le sfide del futuro.