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Ti consiglio un FILM SULLA DISABILITÀ: Tutto l'amore che serve la recensione del film

Partiamo dal corpo. Joel è un ragazzo dal fisico imponente: è alto, ha i capelli lunghi e un filo di barba. Mona Ortiz è sua madre. Laure Calamy che la interpreta è alta 1 metro e 75, ma accanto a lui sembra minuscola. Potrebbe schiacciarla attaccandosi a lei nella prima sequenza in piscina di Tutto l’amore che serve. Eppure i due, così diversi fisicamente, hanno una simbiosi assoluta, come i pappagalli inseparabili, presenti in scena e ispirazione per il titolo originale Mon Inséparable. Joel ha una disabilità intellettiva. Ciò non gli impedisce di avere una sua vita, un lavoro e un amore. Quando la sua ragazza Océane, anche lei disabile, scopre di essere incinta Joel si ostina a tenere il bambino. Inizia così per lui e per le rispettive famiglie un viaggio di accettazione e di fretta verso l’autonomia. Mona sceglie di farla raggiungere a Joel attraverso un viaggio in cui conoscerà suo padre, l’uomo che li ha lasciati per rifarsi una vita. Un incontro duro, con le responsabilità paterne disattese. Quei chilometri trascorsi con il figlio aprono in lei uno spiraglio di luce verso un ruolo che sta cambiando. Non potrà più accudire, dovrà lasciare andare. Dovrà fidarsi delle capacità dell’uomo che ha di fronte, fragile come un bambino, eppure pienamente adulto e in attesa di essere considerato tale. Ci sono molti modi di ritrarre male la disabilità al cinema. Tutto l’amore che serve non li sfiora neanche. Sebbene la messa in scena sia ciò che si attende dai film di questo tipo (molto stretta sui personaggi, abbastanza compiaciuta nei momenti di grande recitazione, senza grande innovazione stilistica) a brillare è la profondità psicologica della storia raccontata. Per tutto il tempo la coppia viene guardata dagli altri: dai bambini curiosi agli adulti che - pur volendo fare del bene - non riescono a lasciar cadere i giudizi. Gli attori riescono a fare loro questi momenti dando tridimensionalità alle scene. Charles Peccia Galletto è una scoperta, mentre Calamy dopo l’ansiogeno Full Time - Al cento per cento è ormai specializzata nei ruoli di donna in lotta con la vita. Trovare la pace sarà l’emozione più grande di questa nuova, toccante, opera. Temi: disabilità, genitorialità, dopo di noi, autonomie, paternità, famiglia, amore Se vuoi scrivermi: [email protected]