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Taping neuromuscolare: scopriamo cos'è e come funziona

La dr.ssa Giuseppina Di Stefano, fisiatra, ci parla di Taping neuromuscolare. Potete trovare la dott.ssa su pazienti.it all'indirizzo https://www.pazienti.it/dr-giuseppina.... Fisiatra e il fisioterapista: qual è la differenza? Il fisiatra è un medico con una laurea in medicina, mentre il fisioterapista no. Le due figure professionali collaborano spesso. Taping neuromuscolare: quando è impiegato? Il taping neuromuscolare consiste nell'applicazione di un nastro adesivo elastico sulla cute e agisce sia a livello diretto sia a distanza, dove è necessario. Questo è impiegato in tantissime patologie per togliere il dolore, ridurre gli ematomi, gli edemi e i gonfiori, agendo a livello circolatorio e linfatico, oltre che muscolare. Qual è il principio su cui lavorano i nastri sul corpo? I nastri non contengono nessun farmaco, ma agiscono perchè vanno a stimolare i recettori cutanei e muscolari. Per questa ragione possono essere utilizzati da tutti, anche dai bambini, e dagli allergici agli antiinfiammatori e al lattice. Dopo quante applicazioni si iniziano ad avere i primi benefici? Si può avere beneficio anche dalla prima volta, a seconda dei casi. Il numero delle applicazioni varia, con una media di 4-5 applicazioni. Per patologie complesse come la sclerosi multipla si può anche andare avanti in modo illimitato perchè il taping non ha effetti collaterali. Per quanto tempo si tengono in media? Questi nastri si tengono mediamente 4 giorni, e non condizionano lo svolgimento delle normali attività, motorie o sportive. I nastri si possono anche bagnare, senza il rischio che si stacchino. Il colore dei nastri è indicativo? Non c'è nessuna differenza tra i vari colori, vengono applicati a solo scopo coreografico.