Raboso, La storia - Linea Verde (Novembre 2008) скачать в хорошем качестве

Raboso, La storia - Linea Verde (Novembre 2008)

La storia del vitigno Veneto per eccellenza, quel Raboso tanto amato sotto la Serenissima ed esportato sino in Gran Bretagna. "Mo quel vin sgarboso, an? Vin che dise: bivime, bivime, ch'el salta int'el moginolo, vin puorpio da resuscitare i muorti amalé, che chi avesse sento ferì, el no ghe farae male, vin da far pair prie. On' nàscelo questo vin? Mo sul Pavàn" Ruzante, Prima Oratione (12-13) Il vin sgarboso fa pensare subito al al Raboso, con quella sua naturale acidità che forse lo ha reso un poco dimenticato negli ultimi anni, ma che ora, sapienti tecniche enologiche sanno far esprimere nella sua migliore veste, come un vino sincero ed onesto ma che sa nobilitarsi, nelle cantine che lo sappiano far parlare la sua lingua, fra mani che lo conoscano. Questo vitigno nasce nel quartiere del Piave, poi si è diffuso in tutto il Veneto, diventando il Friularo amato da Goldoni e Pastò, nel padovano; Raboso veronese, dall'impollinazione dell'originario Raboso piave colla Marzemina bianca, e assumendo atre varianti. Da quell'antichissimo vitigno che Plinio il Vecchio, nella sua Naturalis Historia, definiva "picina omnium nigerrima", deriverebbero, quindi, il Raboso piave, il Raboso veronese, il Friularo, il Refosco ed il Terrano (tipici, questi due, del Friuli). Per chi volesse saperne di più http://www.confraternitarabosopiave.it/ http://www.rabosopiave.com/ http://www.casaroma.com/ Il noto e profondo conoscitore dell'enogastronomia veneta, oltre che giornalista enogastronomo Giampiero Rorato ha recentemente scritto un libro http://giampierororato.blogspot.com/ mentre quello che tiene in mano il professor Calò è Il Raboso del Piave, di Antonio Calò, Francesco Arancini, Paolo Lauciani, Giampiero Rorato e Diego Tomasi; entrambi editi da Dario De Bastiani.