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Dal 2002 siamo impegnati per la scienza e i diritti, dal corpo delle persone al cuore della politica. Con questo video ricordiamo la nostra storia e le nostre conquiste per essere tutti liberi di scegliere, fino alla fine. Sostienici: https://www.associazionelucacoscioni.... --------------------------- L’Associazione Luca Coscioni nasce nel 2002 per la libertà di ricerca scientifica, per la difesa della salute, per i diritti dei ricercatori, delle persone malate o con disabilità, per una maternità libera e responsabile, per le scelte di vita e di fine vita, scrivendo nuovi diritti per tutti. Perché solo una costellazione di diritti può dare a ogni essere umano la possibilità di scegliere la migliore vita possibile, dall’inizio alla fine. Con il fondatore dell’Associazione, Luca Coscioni, ha inizio la mobilitazione per la libertà di ricerca sulle cellule staminali embrionali, fondamentali per trovare cure contro le malattie cronico-degenerative. Una battaglia che, con il sostegno di oltre 100 premi Nobel, nel 2005 ci ha portato a promuovere il referendum contro la legge 40 e ad evitare la messa al bando della clonazione terapeutica all’Onu e nell’Unione europea. Con il nostro copresidente Piergiorgio Welby otteniamo nel 2006 il riconoscimento ufficiale del diritto al rifiuto all’accanimento terapeutico. Il caso apre un dibattito pubblico che coinvolge il mondo scientifico, giuridico e politico, ma non si arriva a una legge per regolamentare le scelte di fine vita. Nel 2012 nasce la campagna per l’Eutanasia Legale e nel 2013 depositiamo alla Camera dei Deputati la proposta di legge, sottoscritta oggi da oltre 130.000 italiani. Nel 2017 otteniamo dal Parlamento la legge sul biotestamento. Oltre 60.000 cittadini hanno scaricato il modulo per le Dichiarazioni Anticipate di Trattamento sul nostro sito, oltre 1000 sono le persone che abbiamo aiutato ad avere informazioni su come ottenere assistenza nel fine vita, o con le disobbedienze civili. Marco Cappato e Mina Welby nel 2017 hanno accompagnato Fabiano Antoniani e Davide Trentini in Svizzera e si sono autodenunciandosi subito dopo. La sentenza 242 del 2019 della Corte costituzionale ha stabilito che quel fatto non costituisce reato, e che la persona malata, a determinate condizioni, può essere aiutata a morire. Ma nella costellazione dei diritti, c’è anche la messa in discussione della legge 40 e di tutte le restrizioni che comporta alla libertà riproduttiva, oltre che alla ricerca scientifica. Su questo tema abbiamo promosso un referendum, migliaia di dibattiti, ricorsi nei tribunali, in Corte Costituzionale, alla Corte europea dei diritti umani, all’ONU. Con Filomena Gallo e coppie affette da malattie geneticamente trasmissibili o costrette a recarsi all’estero, abbiamo ottenuto diritti e regole più efficaci, abolendo alcuni dei divieti della Legge 40. In questo modo nascono in Italia oltre 14.000 bambini ogni anno. E oggi lottiamo con chi per diventare genitore ha bisogno di accedere alla gravidanza solidale, con le migliori tecnologie offerte dalla scienza come avviene nel resto del mondo, con garanzie e tutele per evitare un percorso nell’assoluta incertezza. Da sempre ci battiamo per una corretta applicazione della legge 194 su tutto il territorio nazionale. Con la campagna “Aborto al sicuro” promuoviamo la piena accessibilità della pillola RU486, l’aborto farmacologico, come avviene nel resto d’Europa. Nella galassia delle lotte per le libertà civili c’è l’impegno per i diritti delle persone con disabilità dentro e fuori dai tribunali. Abbiamo ottenuto il diritto di voto per i malati intrasportabili e ci battiamo per la piena partecipazione alla vita democratica e civile, e l’assistenza personale di cui ognuno ha bisogno, compresa quella sessuale. Per essere liberi di muoversi, di conoscere, di vivere. Siamo in prima linea per il diritto di godere dei benefici della scienza e dei suoi progressi, stabilito dall’ONU, rimuovendo gli ostacoli di politiche proibizioniste, come quelle sulla cannabis terapeutica, sugli psichedelici e le cure contro il dolore. E siccome il diritto umano alla scienza è universale, dal 2004 organizziamo il Congresso mondiale per la libertà di ricerca scientifica. Con il Congresso che abbiamo tenuto ad Addis Abeba con Science for Democracy, la Commissione dell’Unione africana ed esperti da 35 paesi, nel febbraio 2020 ci siamo assunti l’impegno di proteggere e promuovere il diritto umano alla scienza per tutti. Il 2020 segna anche il successo delle biotecnologie, in particolare quella nota come CRISPR, che ha ottenuto il premio Nobel per la chimica, validando il nostro impegno per i miglioramenti genetici in campo agroalimentare e per la ricerca di nuove cure. Sotto i segni della scienza, dei diritti e delle libertà, continuiamo insieme a lottare per essere tutti liberi di scegliere, fino alla fine. Dal corpo delle persone, al cuore politica.