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Renaioli Macchine Agricole in collaborazione con Toscana Enologica Mori e Azienda Agricola Poggio Carlo è lieta di mostrare il video del funzionamento del frantoio aziendale CULTIVAR con capacità di produzione 10 quintali/ora. La motivazione principale per la quale si sceglie di acquistare un frantoio aziendale è quella di andare a frangere l’oliva nel minor tempo possibile dalla sua raccolta. L’oliva una volta che viene “intaccata” durante l’abbacchiatura, inizia il suo processo di ossidazione che va ad alterare le sue proprietà organolettiche. Perciò più ore passano dalla raccolta e più l’olio perderà le sue caratteristiche naturali. In questo video, andremo ad analizzare tutte le fasi di lavorazione del frantoio, mettendo in risalto quali sono gli accorgimenti che consentono di produrre un olio che mantenga il più possibile inalterate le proprietà organolettiche delle olive. Il processo di estrazione dell’olio inizia andando a caricare i bins di olive all’interno di un macchinario chiamato DLE che defoglia, lava ed eleva. Il dle è composto da un elevatore a nastro con tramoggia atta a ricevere 400 Kg di olive. Al termine dell'elevatore è situato il primo aspiratore che toglie il 70-80% delle parti estranee alle olive. Queste ultime cadono nel deramificatore a dischi dove da un lato fuoriescono i rami e dall'altro mediante un altro aspiratore le foglie residue. Le olive pulite cadono nella Lavatrice, la quale mediante una pressione idropneumatica le lava e le spinge sul nastro di scarico dove prima, avviene un risciacquo ad acqua pulita e dopo, l'asciugatura fino alla caduta nella tramoggia del frangitore. Il frangitore è dotato di una tramoggia di ricevimento olive dove al suo interno è situata una coclea azionata da un motovariatore che permette di regolare la portata. La girante è dotata di prefrangitore e di coltelli. Il prefrangitore permette di rompere le olive in parti grandi prima di passare alla fase successiva. I coltelli incavi, invece, montati in posizione elicoidale rispetto alla griglia, consentono di rompere le olive in modo soft, senza provocare un eccessivo riscaldamento. Infine, una pompa a pistone ellittico montata sotto il frangitore trasferisce la pasta appena prodotta alle gramole. Prima di arrivare alle gramole però, la pasta viene fatta passare per le tubazioni dello scambiatore di calore, che consente di condizionare la temperatura della pasta proveniente dal frangitore. Lo scambio termico è di +/- 7 gradi rispetto alla temperatura di ingresso. Tale accorgimento è fondamentale al fine di portare la pasta di olive alla temperatura ideale per la sua lavorazione, consentendo di non alterare la qualità della materia prima. Il gruppo di gramolazione è composto da 3 gramole, tutte corredate di elettrovalvola, ingresso pasta e pompa a pistone ellittico per il trasferimento al decanter. Le gramole hanno un sistema che consente di amalgamare la pasta di olive sottovuoto, e dunque non espongono la pasta al contatto con l’aria, evitando l’ossidazione. Il decanter progettato per lavorare a basse temperatura, grazie alla forza centrifuga, consente di separare l’olio dall’acqua e la sansa in un’unica fase. La coclea 2.0 è stata realizzata per ottenere un prodotto sempre più pulito senza l’aggiunta di acqua. Inoltre non c’è aumento di temperatura in estrazione. Per chi lo desiderasse, c’è la possibilità di filtrare l’olio prodotto dal decanter con il filtro EUR 40, il quale consente di andare ad eliminare i residui di lavorazione delle olive. La sansa in uscita dal decanter, viene smaltita utilizzando un’apposita pompa che la manda in ingresso al separatore di nocciolino, situato in questo caso, all’esterno della struttura. Questa macchina è stata studiata appositamente per separare il noccio dell’oliva dalla sansa. La sansa arriva nel cestello di separazione dove uno sbattitore con 3 alette centrifuga il prodotto facendo uscire la parte umida e scartando dalla parte posteriore il nocciolino. Il prodotto recuperato è dal 13 al 18% della quantità di olive lavorate. Infine la sansa, priva di nocciolino, grazie ad una coclea, viene caricata in un rimorchio pronta per essere smaltita. Come si può notare dal video la sansa presenta varie colorazioni in base al suo processo ossidativo. Il colore più chiaro sta a significare che quella che arriva direttamente dal decanter non presenta ossidazione e che dunque, durante il suo processo di produzione, l’olio non è stato alterato in alcun modo.