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Sul nostro canale cominciamo a seguire da vicino il programma del WindRunner, un aereo cargo dalle dimensioni eccezionali che coinvolgerà direttamente l’Italia. Progettato dalla startup americana Radia, il velivolo nasce per trasportare carichi fuori scala, come le pale eoliche di nuova generazione, troppo lunghe per viaggiare via terra senza costi e complicazioni. L’obiettivo è rivoluzionare la logistica aerea riducendo tempi e spese. Il WindRunner volerà a 12.000 metri di quota, con autonomia di 2.000 km e una velocità di crociera di Mach 0,8. Il primo volo è previsto nel 2029, con la consegna del primo esemplare nel 2030. Dal punto di vista della capacità, potrà trasportare 72 tonnellate: meno dei colossi attuali come l’Antonov An-124 o il Lockheed C-5 Super Galaxy, ma il suo punto di forza sarà il volume interno, 12 volte superiore a quello di un Boeing 747. Con i suoi 108 metri di lunghezza, potrà operare persino su piste non asfaltate di soli 1.800 metri. Nelle immagini ufficiali viene messo a confronto proprio con l’An-124, sottolineando la differenza di concezione. Gran parte della produzione sarà in Europa: il 70% delle attività, con assemblaggio finale a Grottaglie (Puglia). Coinvolte anche la Campania, mentre in Calabria verrà aperta una scuola di formazione. In totale, si stimano 2.500 posti di lavoro. Per Giuseppe Giordo, CEO di Radia Italia, la scelta del nostro Paese è legata a competenze industriali, infrastrutture e sostegno pubblico. Alla produzione parteciperanno anche Leonardo e la spagnola Aernnova. L’investimento, valutato in miliardi di euro, dovrebbe essere coperto per il 40% da fondi privati e per il 60% da risorse pubbliche. Il WindRunner potrà favorire la diffusione delle rinnovabili e, al tempo stesso, diventare un asset per usi militari, emergenze e logistica spaziale: uno dei progetti aeronautici più ambiziosi degli ultimi decenni. #WindRunner #Radia #Aviazione #Italia #Cargo #EnergiaRinnovabile #Leonardo #Grottaglie #AviazioneCivile #Spazio