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Le ragazze kamikaze di Vasco Brondi (Le luci della centrale elettrica). Per ora noi la chiameremo felicità (La tempesta/Cara catastrofe 2010) e se gli alberghi appena costruiti coprono i tramonti tu non preoccuparti tu non preoccuparti guardare i fuoristrada che s'incastrano nei vicoli e misurarci i battiti cardiaci con i sismografi perché hai delle cose da dirmi e da tirarmi e se gli alberghi appena costruiti coprono i tramonti tu non preoccuparti tu non preoccuparti falliscono le compagnie aeree le banche e le case discografiche e chissenefrega come le città che ci telefonano di sera che hanno la voce forte di tua madre i nostri disagi economici e gli stessi padri che parlano con i cani coloreremo ancora le bici rubate di verde militare per nasconderci nei parchi e nei parcheggi a scopare tanto nei telegiornali troveranno altri sinonimi e astronavi o transatlantici dei finanzieri dormitori in fondo al mare per tutti gli altri e se gli alberghi appena costruiti coprono i tramonti tu non preoccuparti tu non preoccuparti il blu oltremare delle nostre anime assiderate che se avevi gli occhi lucidi era per la congiuntivite altre orchestre di clacson sotto le nostre finestre altre stelle comete meteore e voli di trenta metri dalle impalcature si alzerà il livello delle acque e le tue ragazze kamikaze si alzerà il livello delle acque le ragazze kamikaze le tue poesie di quattro righe nei nostri sogni ricorrenti ci sono dei blackout perché ci sono troppi condizionatori accesi nei nostri inutili patti atlantici notturni tra le lenzuola e tutti gli altri continenti e la reazione dei residenti la reazione dei residenti e la reazione dei residenti la reazione dei residenti erano le paure di tutti le armi i progressi tecnologici i tuoi discorsi luminosi e le grida delle madri che coprivano tutto era per cercare di venderti e di vederti le tue illuminazioni i nostri cristi fosforescenti i nostri pomeriggi appesi appesi come mussolini e lunghi tirocini incendi nei tuoi capelli biondi e fiumi di detersivi e se gli alberghi appena costruiti coprono i tramonti tu non preoccuparti tu non preoccuparti