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Rivascolarizzazione completa nei pazienti anziani: i risultati a 3 anni dello studio FIRE

Al Congresso ESC 2025 di Madrid, con pubblicazione simultanea su JAMA Cardiology, Simone Biscaglia (Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara) ha presentato i risultati a tre anni dello studio FIRE. Il trial ha arruolato pazienti di età pari o superiore a 75 anni con diagnosi di infarto miocardico acuto e malattia multivasale documentata all’angiografia coronarica. Dopo il trattamento iniziale, i partecipanti sono stati randomizzati a ricevere la sola rivascolarizzazione della lesione colpevole oppure una rivascolarizzazione completa di tutte le stenosi fisiologicamente significative. I dati hanno mostrato una riduzione del 28% dell’endpoint primario composito (morte, infarto, ictus o rivascolarizzazione) e una riduzione superiore al 30% dell’endpoint secondario composito (morte cardiovascolare o infarto) nei pazienti trattati con rivascolarizzazione completa. Secondo il coordinatore dello studio, è particolarmente interessante osservare come il beneficio si distribuisca in maniera diversa nel corso del follow-up, con una variazione nel tipo di eventi prevenuti negli anni successivi all’intervento.