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Luigi Nono - .....sofferte onde serene... (1976) for Piano and Tape Hyun-Mook Lim, pf // Mentre si approfondisce sia l’amicizia con Maurizio Pollini, che la stupefatta coscienza mia per il suo pianismo, un duro vento di morte spazzò “l’infinito sorriso delle onde” nella famiglia mia e in quella dei Pollini. Questa comunanza ci accomunò ancor più nella tristezza dell’infinito sorriso di .....sofferte onde serene... La dedica: A Maurizio e a Marilisa Pollini significa anche questo. Alla mia casa, alla Giudecca in Venezia, giungono continuamente suoni di campane varie, variamente ribattute, variamente significanti, di giorno e di notte, attraverso la nebbia e con il sole. Sono segnali di vita sulla laguna, sul mare. Inviti al lavoro, alla meditazione, avvertimenti. E la vita vi continua nella sofferta e serena necessità dell’“equilibrio del profondo interiore”, come dice Kafka. Pollini, pianoforte dal vivo, si amplia con Pollini, pianoforte elaborato e composto su nastro. Non contra-stante né contra-punto. Registrazioni di Pollini, fatte in Studio, soprattutto attacchi di suoni, la sua percussione estremamente articolata sui tasti, vari campi intervallari, sono stati ulteriormente composti su nastro, sempre nello Studio di Fonologia della RAI di Milano, con l’assistenza di Marino Zuccheri. Ne risultano due piani acustici, che spesso ‘con-fondono’, annullando spesso l’estraneità meccanica del nastro. Tra essi due sono stati studiati rapporti di formazione del suono. Compreso l’uso delle vibrazioni dei colpi di pedale, forse particolari risonanze “nel profondo interiore”. Non ‘episodi’ che si esauriscono nella successione, ma ‘memorie’ e ‘presenze’ che si sovrappongono, in quanto memorie, in quanto presenze che si con-fondono, esse sì, con le “onde serene”. Luigi Nono (https://www.luiginono.it/opere/soffer...) // As my friendship with Maurizio Pollini deepened, along with my astonished awareness of his pianism, a harsh wind of death swept away “the infinite smile of the waves” — both in my family and in that of the Pollinis. This shared sorrow united us even more deeply in the sadness of the infinite smile of ......suffered serene waves... The dedication — To Maurizio and Marilisa Pollini — also means this. To my house on the Giudecca in Venice, there constantly come the sounds of various bells — variously struck, variously meaningful — by day and by night, through fog and in sunlight. They are signals of life upon the lagoon, upon the sea. Calls to work, to meditation, to awareness. And life there continues in the suffered and serene necessity of the “equilibrium of the inner depths,” as Kafka says. Pollini, at the live piano, expands with Pollini, the piano elaborated and composed on tape. Not contra-standing, nor counterpoint. Recordings of Pollini made in the studio — above all, attacks of sounds, his extremely articulated percussion on the keys, various intervallic fields — were further composed on tape, always in the RAI Studio di Fonologia in Milan, with the assistance of Marino Zuccheri. From this emerge two acoustic planes, which often merge together, often cancelling the mechanical estrangement of the tape. Between the two, relationships in the formation of sound were studied — including the use of pedal stroke vibrations, perhaps particular resonances “in the inner depths.” Not ‘episodes’ exhausted in sequence, but ‘memories’ and ‘presences’ that overlap — as memories, as presences that merge, they truly blend with the “serene waves.” Luigi Nono (https://www.luiginono.it/opere/soffer...) // visit the composer: https://www.luiginono.it/ ©Thumbanil Photo: AAF - ArchivioArte Fondazione di Modena, FMAV Fondazione Modena Arti Visive