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Violenza sessuale, detenzione e cessione di stupefacente, sequestro di persona e lesioni, è con queste accuse che la polizia di stato ha fermato nella notte tra venerdì e sabato, il noto imprenditore Alberto Genovese, 43enne, fondatore di Facile.it, per aver costretto, secondo gli inquirenti, una giovane ragazza appena 18enne a subire durante una festa organizzata dall’uomo, ripetuti rapporti sessuali, facendole assumere anche sostanze stupefacenti come cocaina e ketamina. E per gli agenti potrebbe anche non essere l’unica vittima, delle feste sregolate organizzate dal manager nel suo club privato ribattezzato “Terrazza Sentimento”, collegato direttamente all’appartamento nel quale viveva. Nelle mani dei poliziotti ci sono, infatti, decine di ore di filmate ripresi dalle telecamere interne, che ricostruiranno quelle serate in cui tra droga e alcol, anche altri uomini potrebbero aver abusato di giovani ragazze appena maggiorenni. La vicenda ha inizio l’11 ottobre quando la polizia soccorre la ragazza diciottenne seminuda e in stato di shock in piazza Santa Maria Beltrade, nei pressi del Duomo, che avrebbe dichiarato di aver subìto ripetuti rapporti sessuali sotto l’effetto di sostanze ad una delle feste dell’imprenditore. Secondo le prime ricostruzioni la ragazza sarebbe stata costretta da Genovese ad entrare nella camera da letto, dove costretta a sniffare sarebbe poi stata legata e stuprata più volte. Fuori dalla porta un bodyguard che avrebbe anche impedito all’amica della giovane di entrare nella stanza. Gli agenti iniziano così le indagini, riuscendo il giorno dopo ad entrare nell’attico di Genovese, dove si erano svolti i fatti, e dove sono state rinvenute evidenti tracce a riscontro di quanto era stato denunciato dalla ragazza. Venuta a galla la vicenda, un’altra giovanissima ha trovato il coraggio di denunciare l’imprenditore, raccontando ai magistrati di essere stata pure lei vittima di Genovese: sarebbe stata, infatti, violentata a Ibiza la scorsa estate, con le stesse modalità. Ma anche altre testimonianze dei frequentatori di queste feste di Genovese confermerebbero la versione della giovane, raccontando come nelle serate “girasse droga, distribuita su piatti a disposizione di tutti” e come genovese “fosse solito a mettere roba nei bicchieri”. Quando, però, dopo giorni di indagini, il 6 di novembre, gli agenti intercettano una telefonata in cui l’imprenditore parlando con la madre dice che è pronto ad espatriare con il suo jet privato: per gli inquirenti è il momento di intervenire, facendo scattare il fermo immediato, per pericolo di fuga. Durante l’interrogatorio con il gip Genovese ha cercato di difendersi dicendo di essere “da quattro anni dipendente dalla cocaina” e dichiarando che Quando è sotto gli effetti della droga non riesce a controllarsi e non capisce più quale sia il confine tra ciò che è legale e ciò che è illegale. “Ho bisogno di curarmi”, ha confessato. Genovese, dopo essere uscito nel 2014 dl sito di intermediazione assicurativa Facile.it era presidente di Prima Assicurazione, questo, però, fino a domenica quando la società ha annunciato la sostituzione “alla luce delle gravi accuse”.