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Il Castello di Capodacqua, noto anche come Rocca dei Trinci, è una delle strutture fortificate più affascinanti dell'Umbria, situato nella frazione di Capodacqua, nel comune di Foligno. Costruito nel XIV secolo, il castello e il borgo circostante sono legati alla storia della famiglia Trinci, signori di Foligno, e alla loro influenza sulla regione. Storia del Castello di Capodacqua Origini medievali: Il castello fu costruito nel 1387 da Ugolino III Trinci, signore di Foligno, come parte di una strategia difensiva per proteggere il territorio e controllare la deviazione della Via Flaminia, che attraversava le colline verso Colfiorito. Questa posizione lo rese un presidio militare strategico e un punto di controllo delle vie di comunicazione. La struttura era parte di una rete di fortificazioni volute dai Trinci per consolidare il loro dominio sui territori montani e rurali attorno a Foligno. La Rocca dei Trinci: La rocca è caratterizzata da una pianta a ferro di cavallo e mura che seguono il profilo del terreno collinare. La torre principale, di forma pentagonale e alta 32 metri, è uno degli elementi più distintivi del castello, con merlature guelfe e feritoie che permettevano un'efficace difesa contro gli attacchi. Il castello aveva non solo una funzione militare ma anche amministrativa, servendo come punto di raccolta per tasse e tributi e come rifugio per la popolazione locale in caso di pericolo. Caduta dei Trinci e cambi di proprietà: Con la caduta della famiglia Trinci nel 1441, a seguito della conquista da parte dello Stato Pontificio, il castello perse importanza strategica. Nel XVI secolo, divenne una residenza estiva della Curia Vescovile di Foligno, che lo utilizzava come luogo di ritiro spirituale. Nel 1790 fu acquistato dalla famiglia Gentili Spinola, nobili zecchieri pontifici, ma il castello cadde in rovina nel corso dei secoli successivi. Restauri e rinascita: Gravemente danneggiato dal terremoto del 1997, il castello è stato sottoposto a un importante progetto di restauro. Oggi, la Rocca è stata trasformata in una residenza storica, che offre ospitalità e celebra matrimoni ed eventi, mantenendo vivo il fascino del passato. Il Borgo di Capodacqua Sviluppo attorno al castello: Il borgo di Capodacqua si sviluppò come un villaggio agricolo e pastorale attorno al castello. La presenza di sorgenti d'acqua abbondanti, da cui deriva il nome del luogo (caput aquae), fu un elemento determinante per l'insediamento. Il borgo era abitato principalmente da contadini e artigiani che lavoravano al servizio del castello e delle terre circostanti. Sorgenti e mulini: L'acqua ha sempre avuto un ruolo centrale nella vita del borgo. I mulini ad acqua, alimentati dalle sorgenti locali, erano fondamentali per la macinazione del grano e altre attività produttive. Ancora oggi, le sorgenti e i ruscelli della zona offrono uno scenario naturale suggestivo. Tradizioni e spiritualità: Il borgo conserva un'atmosfera intima e spirituale, con piccoli edifici religiosi come la Chiesa di San Sebastiano, che risale al Medioevo e rappresenta un importante punto di riferimento per la comunità locale. Le tradizioni legate alla terra e all'acqua si riflettono in feste e celebrazioni locali. Declino e rinascita: Come molte aree rurali italiane, il borgo ha subito un graduale spopolamento nel corso del XX secolo, ma il turismo lento e il restauro del castello hanno contribuito a far rivivere Capodacqua come destinazione per chi cerca tranquillità e autenticità.