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Policoro: Il Gioiello Nascosto della Grande Italia Hai mai sentito parlare di Policoro? Una città che, nonostante la sua giovane età, racchiude in sé una storia millenaria e un patrimonio culturale di inestimabile valore. Situata nel cuore della fertile pianura di Metaponto, Policoro è un gioiello nascosto che merita di essere scoperto. Non dimenticarti di mettere mi piace e iscriviti Immagina di trovarti in una terra dove il passato e il presente si incontrano, dove la natura incontaminata e la storia antica si fondono in un abbraccio senza tempo. Questa è Policoro, una città che sorge nella parte sud-orientale della provincia di Matera, affacciata sulle sponde del Mar Ionio, con una vista mozzafiato sul Golfo di Taranto. Policoro è una città giovane, con circa 18.000 abitanti, ma la sua storia affonda le radici in un passato lontano. La sua configurazione attuale nasce in tempi molto recenti, in seguito alla riforma agraria degli anni '50. L'originario centro urbano si ampliò rapidamente grazie allo sviluppo di una solida agricoltura intensiva. Ma Policoro non è solo una città moderna; è una terra di Magna Grecia, una terra di Enotri, una terra dove la cultura trasuda da ogni angolo e da ogni zolla di terra.non dimenticarti di iscriverti Nel 2019, Policoro ha festeggiato i suoi primi sessant'anni di vita. Una comunità giovane, in cammino, in crescita. Ma questa giovane comunità vive un'apparente contraddizione: è una terra antica, ricca di storia e di cultura. Tre date importanti segnano la storia del territorio. Nel 650 a.C., gli esuli ionici, i Calcidesi, approdarono su queste terre, dove era insediato il popolo italico degli Enotri. Successivamente, nel 530 a.C., la città ionica di Siris venne distrutta da Metaponto, poiché era divenuta troppo grande e potente. Infine, nel 433 a.C., nacque la splendida città di Herakleia. Questo percorso antropico è stato ricostruito e narrato all'interno delle sale del Museo Archeologico Nazionale della Siritide. Tra i molti reperti, spiccano per fascino e importanza le Tavole di Herakleia, rinvenute nel 1732 lungo il greto del fiume Cavone. Le lastre di bronzo riportano su un lato due decreti in lingua dorica relativi alla delimitazione di alcuni terreni. Sul lato opposto è incisa la Lex Iulia Municipalis, promulgata da Giulio Cesare, destinata a riorganizzare le città pronte ad assurgere al rango di municipi. Un bagaglio culturale di prim'ordine che Policoro offre a chi sceglie questa città per una vacanza e per arricchirsi culturalmente. A poca distanza dall'antico insediamento, i resti del periodo medievale si snodano attorno al Castello Baronale. Dopo un lungo periodo di abbandono, Palazzo Berlinghieri è tornato agli antichi splendori grazie a un accurato intervento di restauro. Allo stesso modo, un'intelligente riqualificazione ha interessato l'area nota come Giardini Murati, un parco verde iscritto nella conca che circonda il castello. Il nome caratteristico è legato alla presenza del muro in mattoni rossi che un tempo delimitava gli orti irrigui, ricchi di fonti e alberi da frutto. Se la campagna ben regimentata domina il paesaggio di Policoro, la città ospita anche un prezioso esempio di natura originaria. La costa, prima dell'opera bonificatrice dell'uomo, era parte di un raro bioma dove palude e foresta disegnavano l'habitat ideale per una ricchissima biodiversità. La Riserva Naturale Orientata Bosco Pantano di Policoro è un'area estremamente importante dal punto di vista naturalistico, con un'estensione di circa 1.200 ettari. All'interno di questi, 21 ettari sono gestiti dal WWF. Questa è un'area importante perché rappresenta l'ultimo lembo di bosco planiziale igrofilo del Sud Italia, un bosco che addirittura in continuità col mare e che è estremamente legato, proprio per la sua morfologia e per le specie che vi abitano, all'acqua. Il Bosco Pantano è aperto al pubblico e fruibile liberamente in ogni periodo dell'anno. C'è la possibilità di noleggiare delle biciclette presso il centro visite dell'Oasi WWF di Policoro e, sia con una guida specializzata che liberamente, è possibile effettuare delle escursioni. La Riserva Naturale è stata istituita nel 1999, mentre l'Oasi del WWF è attiva dal 1995 e ha permesso di salvaguardare numerose specie arboree e faunistiche. Occupandoci del Centro Recupero Animali Selvatici e Tartarughe Marine, siamo presenti nell'area e sul territorio h24 per fornire il nostro servizio. Questo lembo di natura originaria si affaccia sulle spiagge di sabbia finissima che hanno fatto la fortuna turistica di Policoro. Un mare che a tutt'oggi è incontaminato. Non è un caso se da molti anni, almeno cinque ma di più, parlo della mia amministrazione, abbiamo il piacere di innalzare la Bandiera Blu che certifica questo: un mare facile, sicuro e sostenibile. Detto questo spero che il racconto del vostro interesse Se il video e piaciuto metti mi piace e iscriviti Grazie e alla prossima volta.