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"Mia figlia Giulia morta a 16 anni per la bulimia: non ha avuto accesso alle cure"

Giulia aveva 17 anni quando è morta per le conseguenze del suo disturbo alimentare, la bulimia nervosa. Aveva deciso di curarsi, ma non ha fatto in tempo: la lista d'attesa per entrare in un centro specializzato era troppo lunga. A raccontarlo è il papà Stefano Tavilla, che è anche il fondatore dell'associazione "Mi Nutro Di Vita" con cui si batte per il diritto alla cura di queste malattie. È lui a spiegare che in dieci anni, dal giorno della morte di sua figlia, poco o nulla è cambiato: i servizi specialistici sono ancora pochi e i tempi di attesa per ricevere un primo appuntamento possono arrivare anche a nove mesi. *Questo contenuto è un estratto di un servizio per Repubblica.it