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25.08.2020 Come arrivare: dall’autostrada A23 Udine-Tarvisio uscita Ugovizza si prende la SS13 per Tarvisio, arrivati a Valbruna si gira per la Val Saisera. Sulla strada della Val Saisera dopo circa 2,5 km c’è il parcheggio libero n°2 dove inizia il sentiero N°616. Per una relazione completa vedi video Rifugio Pellarini link: • Rifugio Pellarini e cascata Jof Fuart Gola NE: Dal rifugio Pellarini si prende il sentiero per Sella Nabois, a sinistra si troverà un sentiero che attraversa il ghiaione e arriva a un piccolo nevaio. Per sapere se portare piccozza e ramponi chiedere al gestore Giorgio del Rifugio Pellarini perché dipende dal periodo. Dal rifugio si vede bene il sentiero e i due abeti che crescono sul percorso usati come punti di riferimento. Non sono salito fino al bivio per la Gola NE, ho accorciato puntando dritto al nevaio ma non lo consiglio perché da sotto la roccia non si vede il “sentiero” e ci si può trovare esposti sul vuoto, come mi è successo. Quindi, attraversando il nevaio, si trova il punto migliore per l’attacco al “sentiero”. Per salire ci sono passaggi di II°, il sentiero è facile, alla fine c’è una targa, da qui inizia il percorso attrezzato, il tratto più impegnativo è un passaggio di III° con pioli e cavi. Molto suggestivo all’ interno della Gola, si percorre bene, ci sono segni sbiaditi e omini, si arriva fino al bivio con la Cengia degli Dei. Qui si attraversa la Gola a destra e si entra salendo in una piana con erba e sassi. Attenzione che avvicinandosi alla parete di roccia si è portati a continuare a destra invece il percorso devia a sinistra, è segnalato da una freccia sulla roccia che, distratti dal paesaggio e dalla cengia, non si vede. Salendo dalla freccia in un canalino non attrezzato di II° si apre un percorso misto tra pietre, sassi, ghiaia e erba. Si incontrano diversi spit, forse messi dalle guide per assicurare i loro clienti. Si arriva all’ ultimo cavo di circa 10m. poi si sale in un “sentiero” tra erba e sassi fino a una cresta ghiaiosa. Si continua a salire, è segnalato da omini ben evidenti a sinistra e si costeggia la roccia fino al bivio con la via normale del Jof proveniente dal Rifugio Corsi. Al Bivio ho deciso di salire alla cima del Jof Fuart Est. Ho seguito un percorso che però sconsiglio, 5/6 metri prima del bivio son salito da roccette e ghiaioni (molto friabile, franoso ed esposto), sono arrivato in un trincea della guerra e da qui in poco tempo si è in cima. Dalla Cima Est si scende verso ovest e si risale alla cima Ovest dove c’è la madonnina e il libro. Ritorno dalla Gola. Nel salire mi sono premunito di pennarello rosso per segnare il percorso perché se si abbassavano le nuvole o veniva la nebbia c’erano alcuni passaggi che non si vedevano. Prestare attenzione nei tratti detritici e ghiaiosi, specialmente prima del nevaio. Il tratto più bello è la gola, la fatica è ricompensata dalla maestosità delle sue pareti, dal silenzio e dal bel fresco! Si raccomanda kit da ferrata e informarsi se servono ramponi e piccozza. Altri link: Sentiero Goitan dalla Forca Rio freddo: • Sentiero Anita Goitan dalla Forca Riofreddo Via Amalia - Canalone Findenegg - Jof di Montasio: 1° parte: • Видео 2° parte: • Canalone Findenegg - Jof di Montasio e ri... Cengia degli Dei (Friuli): • Cengia degli Dei - La Via Eterna con Enn...