У нас вы можете посмотреть бесплатно 2. Platonismo e Aristotelismo rinascimentale (Cusano, Ficino, Pico della Mirandola e Pomponazzi) или скачать в максимальном доступном качестве, видео которое было загружено на ютуб. Для загрузки выберите вариант из формы ниже:
Если кнопки скачивания не
загрузились
НАЖМИТЕ ЗДЕСЬ или обновите страницу
Если возникают проблемы со скачиванием видео, пожалуйста напишите в поддержку по адресу внизу
страницы.
Спасибо за использование сервиса ClipSaver.ru
Cusano è conosciuto prevalentemente per la sua opera intitolata “La dotta ignoranza”. Un paradosso dirai: come può l’ignoranza essere dotta? Ecco ce lo spiega Cusano sostenendo che la conoscenza può essere suddivisa in due parti: ciò che so e ciò che non so, ciò che mi è noto e ciò che mi è ignoto. La conoscenza è quindi possibile soltanto quando c’è una proporzione tra queste due parti. Io conosco qualcosa partendo dall’ignoto e avvicinandomi al noto però quando studiamo qualcosa noi partiamo già da qualcosa di noto che possono anche essere conoscenze semplici ma sono note. Se io devo studiare la geografia dell’Europa e so dove è l’Italia parto già da un punto di partenza noto. Quando invece non c’è proporzione tra il noto e l’ignoto vuol dire che il noto e l’ignoto sono lontani, non si toccano, non si vedono, allora in quel caso si parla di “ignoranza”, ignoranza che però è dotta perché è un’ignoranza consapevole e basata su dei motivi validi. L’esempio di non proporzionalità tra noto e ignoto è proprio la conoscenza di Dio perché Dio è infinito mentre l’uomo è finito e si potrà avvicinare a Dio ma mai raggiungerlo perché sono su due piani diversi. E questo vuol dire che la conoscenza umana non sarà mai assoluta, non sarà mai quella di dio e quindi ritorna il motto “io so di non sapere” di Socrate. Quindi la conoscenza umana è una conoscenza che si deve fondare sulla dotta ignoranza ossia sulla consapevolezza dei propri limiti umani. Ecco che Cusano ha una concezione mistica di Dio usando il termine coincidentia oppositorum perché in Dio coincidono anche gli opposti essendo lui infinito, eterno e perfetto quindi il massimo coincide con il minimo, la creazione con il creato e via dicendo. Ora passiamo a Ficino. Interessante la sua teoria dei 5 gradi della realtà costituiti da: Dio come grado massimo, gli angeli, l’anima, la qualità e infine il corpo. Come vedi l’anima è al centro di tutto perché è al terzo posto ed è quindi l’essenza media costituendo così il nodo vivente della creazione di Dio. e con cosa media l’anima tra gli altri gradi della realtà sia in ascesa che in discesa? Lo fa con l’amore che è la forza che unifica e armonizza i diversi gradi della creazione di Dio da Dio stesso fino ai corpi. Come vedi l’uomo riveste un ruolo centrale, di mediatore attraverso l’amore e questa centralità dell’uomo è tipica come abbiamo visto del Rinascimento dove l’uomo viene riportato al centro riscoprendo la sua importanza e dignità. Pico della Mirandola cercò di conciliare insieme Platone e Aristotele, di affiancarvi la filosofia orientale, quella medievale con Tommaso d’Aquino e Duns Scoto per arrivare addirittura alla magia e alla cabala. Questa sua volontà di unire diversi saperi lo spinse a voler realizzare una discussione a Roma con diversi pensatori su 900 tesi che secondo lui racchiudevano il sapere universale. Purtroppo, però alcune tesi furono considerate eretiche e la discussione non ebbe mai luogo ma Pico realizzò una Apologia di quelle tesi e una raccolta di Conclusioni. Molto famoso è lo scritto che doveva essere l’orazione di inaugurazione della disputa dal titolo De hominis dignitate e che sottolinea con forza il punto cardine dell’umanismo ossia la centralità e la superiorità dell’uomo rispetto alle altre creature. L’opera più famosa di Pomponazzi è sicuramente “Sull’immortalità dell’anima” dove sottolinea che l’anima ha bisogno del corpo per poter esistere e operare. L’anima sensitiva ha bisogno del corpo come soggetto perché percepisce il mondo attraverso gli organi di senso (vista, udito, ecc.) L’anima intellettiva ha bisogno del corpo non come soggetto ma come oggetto perché le cose che intende possono solo essere le cose corporee che percepisce Ed infine l’intelligenza angelica non ha bisogno del corpo come soggetto o come oggetto ma il problema è che l’anima umana non può diventare in alcun modo intelligenza angelica. E quindi, se l’anima umana è inseparabile dal corpo allora la sua immortalità diventa dubbia e non si può in alcun modo dimostrare. Iscriviti al mio canale, se ancora non l’hai fatto, per essere sempre aggiornato sui video che posto. Inoltre, visita il mio sito cliccando il link nella descrizione e seguimi anche su Facebook, Instagram e Linkedin. A presto. Dott.ssa Laura Pirotta, psicologa clinica. ======================================================= Iscriviti al mio Canale qui https://www.youtube.com/channel/UC8cR... Visita il mio sito http://laurapirotta.com Seguimi su Instagram / dott.laurap. . Seguimi anche su Facebook / catego. . Mi trovi anche su LinkedIn / laurapiro. . #filosofia #psicologia #laurapirotta #cusano #ficino #picodellamirandola #pomponazzi