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Borghi

Nel medioevo è documentato un castello fin dal 1026, all'interno delle cui mura, ancora esistenti insieme ad alcune delle torri (anche se forse rimaneggiate), è nato l'attuale abitato. La storica Pieve di San Leonardo è sorta invece fuori dalle mura, piuttosto lontana dall'abitato, come del resto era comune all'epoca, in cui l'organizzazione territoriale in Toscana era caratterizzata da insediamenti sparsi e da centri di potere distinti: castello e pieve. La presenza della pieve, è documentata a partire dal 998 quando in un diploma di Ottone III tra i privilegi del vescovo di Pistoia compare in elenco anche "... plebs.... in Artimino". Nei dintorni di Artimino troviamo un'altra chiesa romanica: quella di San Martino in Campo, attualmente posta nel comune di Capraia e Limite. La chiesa, appartenente ad un complesso monastico, si trova sul margine del bosco, non lontana dal crinale del Montalbano e non era nata come pieve o chiesa suffraganea, bensì ospizio o ospedale per viandanti, così come San Giusto al Montalbano, attestando così una viabilità altomedievale coincidente con il crinale del Montalbano e congiungente l'area della Gonfolina con l'area sub-appenninica pistoiese ed oltre verso nord. Nel XII e XIV secolo Artimino era un comune rurale con propri statuti e propri confini, inizialmente appartenente al contado pistoiese[8]. Facendo parte del sistema difensivo di Pistoia, di cui costituiva un avamposto di confine, fu oggetto, insieme all'altro comune rurale di Carmignano, di un'aspra contesa tra Pistoia e Firenze che sul volgere del XIV secolo avrà definitivamente il sopravvento dopo aver rischiato di soccombere sotto i colpi di Castruccio Castracani che guerreggiò a lungo nei dintorni. Conquistato e perso dai fiorentini nel 1204 e nel 1225 (in quella occasione furono distrutte le mura). riconquistato e nuovamente fortificati da Castruccio, Artimino fu nuovamente assediato e preso dai fiorentini, nel 1327. Dopo la pace del 1330, Artimino fu stabilmente incorporato, dal 1347, nel dominio fiorentino pur rimanendo, a tutt'oggi, nella diocesi pistoiese. La famiglia di maggior rilievo del borgo, i Ricciardi, si trasferì in Firenze; in seguito le loro terre ad Artimino verranno acquistate dai Medici. Dopo la stessa epoca si aggiunse al sigillo comunale, il giglio di Firenze sopra il drago marino. In the Middle Ages, a castle is documented since 1026, within whose walls, still existing together with some of the towers (even if perhaps remodeled), the current town was born. The historic Pieve di San Leonardo arose outside the walls, rather far from the town, as was common at the time, in which the territorial organization in Tuscany was characterized by scattered settlements and distinct centers of power: castle and parish church. The presence of the parish church is documented starting from 998 when in a diploma of Otto III among the privileges of the bishop of Pistoia also appears in the list "... plebs.... in Artimino". In the surroundings of Artimino we find another Romanesque church: that of San Martino in Campo, currently located in the municipality of Capraia e Limite. The church, belonging to a monastic complex, is located on the edge of the woods, not far from the Montalbano ridge and was not born as a parish church or suffragan church, but rather a hospice or hospital for travellers, like San Giusto al Montalbano, thus attesting to an early medieval road system coinciding with the Montalbano ridge and connecting the Gonfolina area with the Pistoia sub-Apennine area and beyond to the north. In the 12th and 14th centuries Artimino was a rural municipality with its own statutes and borders, initially belonging to the Pistoia county[8]. Being part of the defensive system of Pistoia, of which it constituted a border outpost, it was the object, together with the other rural municipality of Carmignano, of a bitter dispute between Pistoia and Florence which at the turn of the 14th century would definitively have the upper hand after having risked succumbing to the blows of Castruccio Castracani who waged war for a long time in the surrounding area. Conquered and lost by the Florentines in 1204 and 1225 (on that occasion the walls were destroyed). Reconquered and fortified again by Castruccio, Artimino was again besieged and taken by the Florentines, in 1327. After the peace of 1330, Artimino was permanently incorporated, from 1347, into the Florentine dominion although it remains, to this day, in the diocese of Pistoia. The most important family of the village, the Ricciardi, moved to Florence; later their lands in Artimino were purchased by the Medici. After the same period, the lily of Florence above the sea dragon was added to the municipal seal.