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12PORTE - 1 aprile 2025: (Immagini di Francesco Cappi). La storia della zona pastorale di Molinella nasce informalmente già 10 anni fa, quando a don Federico Galli vennero affidate tre delle parrocchie che la compongono, Molinella, San Martino in Argine e Selva Malvezzi, alle quali successivamente si aggiungeranno Marmorta e San Pietro Capofiume. Da giovedì a domenica la zona ha ricevuto la visita del Cardinale Zuppi, accompagnato dal vicario generale, mons. Stefano Ottani che si sono anche fisicamente stabiliti nel territorio, per essere vicini alle comunità. Tanti incontri nel capoluogo e nelle frazioni, con le realtà non solo ecclesiali, del volontariato, dell’assistenza a infermi e malati, dei gruppi giovanili, degli operatori pastorali, ma anche del tessuto sociale ed economico. Decisamente un territorio figlio delle acque: Molinella, il comune che con i suoi 8 metri di media registra la più bassa altitudine sul livello del mare nella città metropolitana di Bologna. Terra sottratta durante gli ultimi secoli alle paludi del Po, con l’eccezione di alcune aree come la Vallazza e la Boscosa che oggi rappresentano zone preziose di biodiversità, profondamente modificato nel corso dei secoli come testimonia l’affascinante campanile isolato del Borgo scomparso di Durazzo. Territorio che purtroppo non è rimasto indenne dai recenti eventi alluvionali che hanno sconvolto alcune zone visitate dall’Arcivescovo che ha espresso vicinanza alle famiglie e alle imprese colpite. Il nome stesso di Molinella racconta di mulini ad acqua che fornivano l’energia necessaria alle comunità che si vennero costituendo nel tardo medioevo in questa terra da sempre confine del bolognese. Data al 1883 il primo di una serie di grandi scioperi che vide la mobilitazione di oltre 3000 contadini in lotta per il loro salario. Lo sviluppo agricolo favorì la divulgazione degli ideali del socialismo, la cui figura di spicco fu Giuseppe Massarenti, fino al celebre movimento delle mondine con il loro massiccio sciopero duramente represso nel ’49. Oggi Molinella, 16.000 abitanti circa, vive oltre che di agricoltura, anche di attività artigianali e industriali in particolare nell’ambito delle macchine agricole e della trasformazione dei prodotti della terra. Una zona con territorio esteso, in capo all’unico parroco mons. Galli, che nella visita pastorale vede confermata la necessità di incrementare le sinergie già sperimentate in particolare nella vita liturgica, la catechesi, il consiglio pastorale, i gruppi giovanili.