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2050 Eugenio in Via Di Gioia - La punta dell'iceberg Estratto dall'album "TUTTI SU PER TERRA" sul nostro canale - https://goo.gl/YXgDvN Credits: Regia: Gessica Caruso Aiuto regia e organizzazione: Eugenio Cesaro scritto da: Eugenio Cesaro e Daniele Citriniti fotografia, riprese e montaggio: Gessica Caruso - Josè Loggia traduzione testo: Federico Arduino e Yang Yang Il nostro protagonista: Marco Alotto (Presidente Azienda 2050) Con (e presso): Giorgio Blanco, Pino Imperfetto, Rino l'edicola, Piadineria degli artisti, Luca Parrucchiere, il FabLab, Marco Cassino, Fabrizio Alessio, Alexandro Frizzi Osabuohien, Fulvio Prette (vetraio), la maestra Daniela, i tre bambini e la bambina pazientissimi, Lidia Signori (Negozio Leggero), Daniele Diverio (Conogelato), Demarie Roberto (Ferramenta), Mario (il Fiorista dal 1935), l'Azienda Agricola Scaglia tutta, Bicicleria59, il Tecnoparco, Grazie infinite a: Amedeo ed Esia (SUGOLAB), Giovanni e Rocco (Legatoria Monti), Aurelio Balestra (Toolbox), Simona Gallo, Giorgio Blanco, Ruben Abbattista, il circolo LaStampa. Seguici anche su: Spotify: https://open.spotify.com/artist/1UtaX... Facebook: / eugenioinviadigioia Instagram: https://www.instagram.com/eugenioinvi... E soprattutto dal vivo, ai concerti, così dopo parliamo e ci facciamo due risate, TESTO: Nel duemila e cinquanta saremo tutti vegani i più fortunati però potranno mangiare gli insetti, si perchè nel duemila e cinquanta saremo tantissimi e tutti un pochino più vecchi, la speranza di vita cresciuta a tal punto da non essere un problema la sopravvivenza, allora bisognerà trovare un modo per eludere questa nostra resistenza alla morte qualcuno sceglierà le epidemie, qualcun altro la depressione, chi la fame, chi il diabete, chi il tuffo dal balcone quasi tutti i ghiacciai dei poli ai confini del mondo saranno sciolti, Nel duemila e cinquanta non esisteranno più le Maldive, poco importa andremo in Sardegna a festeggiare le vacanze estive. Sommersa l'Olanda, scomparsa Venezia, poco male questo mare è così dolce senza sale, diluito cosi tanto che lo possiamo imbottigliare: lo chiameremo l’Oceano Globale, l' amalgamante di tutte le provenienze, colla di ideali in un'unica corrente che porterà l'asiatico a studiare in Europa e traslocare in Africa, sconfiggere i cowboy e riscoprire l'America. Eliminare le differenze di razza e etnia per essere tutti uguali: come i cinesi, neri, di fronte ai raggi solari tutti i ghiacciai dei poli ai confini del mondo saranno sciolti e gli animali di tutte le altre specie saranno estinti tutti i ghiacciai dei poli ai confini del mondo saranno sciolti e gli animali di tutte le altre specie saranno estinti “Ma ci saranno le macchine volanti” “Si le macchine volanti” sfrecceranno ad alta velocità, 500, 600 all’ora, le chiameremo turbo libertà per tutti gli stupidi che dicevano "tutta questa tecnologia vi renderà sciocchi" beh, non crederanno ai propri occhi: case stampate in 3d, depilazione precoce, niente più peli, congiuntivi, rinoceronti, ingegneri gestionali l’umanità sarà l’unica sopravvissuta ai disastri ambientali quando tutti i ghiacciai dei poli ai confini del mondo saranno sciolti gli animali di tutte le altre specie saranno estinti Nel duemila e cinquanta saremo alieni, cervelli senza mani non siamo mai riusciti a trovare noi stessi, figuriamoci ad essere umani evoluti a tal punto da non essere voluti dagli altri saremo proiettati a tal punto da non avere bisogno di arti, culture, tradizioni, né libri di storia completata la globalizzazione diventerà obsoleta anche la memoria il futuro sarà chiaro un’accurata ricerca di mercato un po’ come essere già morto senza ricordarsi di essere mai nato. Una cosa strana me ne rendo conto, quasi metafisica, ma col passare degli anni non lasceremo alcuna eredità antecedente alle macchine volanti ora che lo scibile umano è tutto uscito allo scoperto: la testa che spicca fuori dall'acqua non vede il proprio corpo sommerso è la punta dell'iceberg l'iceberg intero, il resto andato disperso.