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Migranti, viaggio al confine con la Francia: "Qui onda lunga di Lampedusa" Al Rifugio Massi di Oulx: "Serve un cambiamento politico: l'Italia deve aprire gli occhi" CRONACA (Claviere). "Sicuramente negli ultimi tre mesi i numeri sono lievitati, sono cinque anni che il Rifugio Massi è aperto e siamo andati avanti con circa 50 persone al giorno, ora sono 200: è l'onda lunga degli sbarchi di Lampedusa" Don Luigi Chiampo è il prete di Bussoleno e, da anni, aiuta i migranti che arrivano in Val di Susa per oltrepassare il confine. "Il rifugio offre un luogo dove le persone possono fermarsi, riposare, sentirsi al sicuro, rifocillarsi, cambiarsi, caricare i cellulari ma soprattutto avere delle persone che si occupano di loro, dopo momenti di grande sofferenza" spiega Silvia Massara, volontaria del Rifugio Massi - Avremmo bisogno di grandi cambiamenti politici, cioè che le persone possano viaggiare in modi normali. Questo è il bisogno più grande di tutti, poi avremmo bisogno di fondi e persone che ci lavorino. Abbiamo bisogno che l'Italia apra gli occhi. Quando le decisioni cercano di contenere in modo poliziesco l'incontenibile facendo vivere ulteriori sofferenze non sono soluzioni e non lo possono essere". (Sara Iacomussi/alanews) --- Trascrizione generata automaticamente --- Sicuramente negli ultimi più che questi giorni sono ormai tre mesi che i numeri sono lievitati Noi siamo andati avanti sono 5 anni che rifugio Massi aperto Oulx per l'accoglienza migranti siamo andati avanti mediamente con 50 persone al giorno lo scorso anno abbiamo accolto circa 16000 persone da luglio agosto settembre e sono arrivate a 150 200 al giorno Quindi sicuramente sono aumentate molto cioè l'onda lunga degli sbarchi di Lampedusa Quando si imbarcano i numeri poi dopo un mese e 40 giorni arriva qualcuno il rifugio offre un luogo in cui le persone possono fermarsi riposare sentirsi al sicuro per una due notti rifocillarsi cambiare i vestiti caricare i cellulari ma soprattutto avere delle persone che li incontrano che li ascoltano che si occupano di loro dopo che il loro percorso sovente ha avuto momenti durissimi di grande sofferenza sono decreti che forse mi piacerebbe vederli nella attuazione e realizzazione più days.it Adesso mi sembrano più dei programmi che dei decreti Nel senso che poi bisogna puoi capire un attimo come si definiscono Certamente si coglie subito un maggio che si si cerca di difendersi No io credo che se l'Europa ormai sia andando avanti da anni a giocare in difesa in generale di grandi cambiamenti politici se uno deve dire Questo è il vero cambiamento c'è la possibilità che le persone richiedano asilo in modo di normali possono viaggiare in modi normali possono presentarsi alle frontiere in modi normali così come lo fa qualunque altro cittadino come posso essere io e via così quindi questo è il bisogno più grande di tutti Poi i suoi bisogni concreti e abbiamo bisogno allora di grandi fondi per far sì che il rifugio possa andare incontro alla quotidianità perché due persone che lavorano al rifugio di giorno e 2 di notte con molti volontari intorno Ma sono voi immaginate per 150 persone che trans quotidianamente assolutamente insufficienti abbiamo bisogno che che che l'Italia abbia tra gli occhi abbiamo bisogno concretamente dell'aiuto di tante persone che decidono di dare delle ore qui il problema è che quando le decisioni diventano decisioni che cercano in modo poliziesco di contenere l'incontenibile facendo vivere ulteriori sofferenze a chi non è altro che in ricerca non sono delle soluzioni e lo sappiamo tutti non lo possono essere io credo che sovente venga narrata una una una visione dell'arrivo delle persone estremamente falsa che tende a mettere paura nelle persone ora paura non c'è da avere Noi qui l'esperienza quotidiana e che non c'è nessuna paura di cui veramente da sentire perché in realtà le persone che arrivano hanno vissuto talmente sofferenze che al limite il timore è in chi arriva Ecco che si crea un po' la guerra tra i poveri a volte per un piatto di pasta per avere il letto per avere la giacca a vento per salire sui pullman per riuscire perché da noi sono 12 km dal confine qui I migranti prendono tra i due pullman che ci sono durante la giornata la stazione di URSS e si recano a Claviere e logicamente A volte c'è anche proprio la ressa per riuscire a prendere il pullman Quindi a incentivare i i mezzi di trasporto riuscire a decongestionare un rifugio con altre realtà che posso non posso tenerlo adesso dobbiamo stiamo un po' tante ragionato anche su questo -