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Ospedale San Raffaele, lavoratori in piazza: "Tagli e profitti sulla salute, ora basta"

Ospedale San Raffaele, lavoratori in piazza: "Tagli e profitti sulla salute, ora basta" Operatori sanitari, infermieri e tecnici hanno manifestato davanti al grattacielo Pirelli per poi muoversi in corteo sotto al palazzo della regione, denunciando carenze strutturali, salari insufficienti e una sanità sempre più orientata al profitto Cronaca (Milano). Davanti al Pirellone di Milano si sono radunati questa mattina centinaia di lavoratori per denunciare le condizioni di lavoro e di cura all'interno dell'ospedale San Raffaele. Cartelli, bandiere sindacali e voci dal corteo hanno raccontato un malessere diffuso che, secondo i partecipanti, deriva da scelte gestionali "sostenute dal profitto e non dalla salute pubblica". Sul volantino diffuso durante la manifestazione si leggono accuse dirette all'amministrazione: "Liste d'attesa insostenibili, manutenzione carente, ospedale sporco e appalti che peggiorano la qualità dell'assistenza". "Le cure non possono attendere", si legge ancora, "posticipare diagnosi e controlli aumenta la spesa sanitaria e diminuisce la possibilità di guarigione". Prende la parola Margherita Napoletano, sindacalista del coordinamento RSU San Raffaele: "La proprietà non fa manutenzione a sufficienza e taglia i costi solo per aumentare i profitti. Sta quotando l'ospedale sul mercato, ha emesso bond con il 6,5% di redditività, ma a costo di cosa? Di una qualità delle cure sempre peggiore e di condizioni di lavoro inaccettabili. Noi chiediamo un tavolo di trattativa vero, non a mani vuote come negli ultimi due anni". Il volantino diffuso dai rappresentanti sindacali parla chiaro: "La fuga del personale si ferma con stipendi adeguati e condizioni di lavoro dignitose". Viene chiesta una sanità pubblica, gratuita, universale e partecipata, con un appello diretto a cittadine e cittadini: "Salviamo il San Raffaele dalla proprietà che lo sta affossando". "Non si può fare profitto sulla salute", gridano alcuni lavoratori. E mentre i reparti continuano a funzionare a organico ridotto, la richiesta è una sola: che la sanità torni nelle mani di chi la fa vivere ogni giorno, non di chi ne trae profitto. (Andrea Guidoboni/alanews) Trascrizione generata automaticamente Il numero è troppo elevato colleghi che ormai sono stupidi denunciamo questi che questa proprietà non paga abbastanza e lavoratori e non fa manutenzione a sufficienza nell'ospedale sta tagliando i costi sta tagliando i costi semplicemente per fare più profitto perché sta portando sul mercato sarà messo hai messo dei Bond con cui promette il 6,5% di redditività ma a costo di cosa A costo di avere una qualità delle cure pessima e del delle condizioni di lavoro ancora peggiori per noi noi chiediamo che ritornino ad un tavolo di trattativa ma non a mani vuote come hanno fatto negli ultimi due anni devono venire dando la giusta retribuzione a tutti a tutto il comparto noi rappresentiamo dall'ausiliario all'impiegato all'infermiere ai tecnici al personale di ricerca ma anche i medici sono contenti anche loro soprattutto i neoassunti sono con un contratto quello della sanità privata Aiop che ha un Delta molto alto rispetto ai colleghi della sanità pubblica la differenza Per un infermiere arriva a 300 €400 netti al mese è inaccettabile E questo continua a far fuggire personale e con gli organici ridotti si lavora male Oggi più che mai sotto accettabile in un momento in cui i professionisti sanitari organizzazione strutturale tra vetro di Murano provare a capire se la sensibilità della cittadinanza è lievemente più elevata rispetto alle capacità di ascolto e l'intervento dell'amministrazione che credo abbia perso di dirgli via spesso di essere un'idea di salita un pochino diversa che prova di avere un controllo più generale e forse un controllo qualità non può essere solo un affare per una tessera di molto più anche perché nemmeno di qualità ma non si parla neanche noi siamo qui a manifestare per difendere quella che la sanità privata ma fra virgolette in pubblica cioè il diritto alla gente a curarsi a non ricorrere sempre alle solite assicurazione Anche perché è un diritto sancito dalla costituzione che però non è garantito perché comunque le liste di attese si allungano anche nel privato anche per chi paga e diciamo la condizione del ospedale ai minimi storici non vengono bene anziché anche i minimi servizi dalla polizia e quant'altro non vengono caratteri neanche per l'assistenza ragazzi e neanche un calderone in mano ai privati fanno il bello e il cattivo tempo