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Biblioteche d'Italia | Biblioteca Statale del Monumento Nazionale di Santa Giustina

Un viaggio alla scoperta dei tesori della storia ecclesiastica custoditi nella Biblioteca Statale di Santa Giustina a Padova Un monumento nazionale che raccoglie oltre 160.000 volumi guidato da Padre Trolese “Custodire volumi così antichi è una sensazione esaltante e mi appaga enormemente, sono più che contento di seguire e mettere a disposizione questo patrimonio”. Così padre Francesco Trolese apre le porte della Biblioteca Statale del Monumento Nazionale di Santa Giustina, accompagnandoci in un altro viaggio che ogni settimana conduce i visitatori in un percorso virtuale alla scoperta delle 46 biblioteche dello Stato, grazie ad una serie di reportage promossi sui canali social dal Ministero della Cultura guidato da Dario Franceschini. Formalizzata dal 1972 come istituto periferico del ministero dei Beni culturali, la biblioteca era rinata ben prima, in piena Seconda Guerra Mondiale, nel 1943, come biblioteca esclusivamente al servizio della comunità monastica benedettina di Santa Giustina, ma oggi la struttura è aperta per la consultazione a ogni cittadino italiano e dell'Ue, che potrà avere a disposizione fino a 160mila volumi e 1.350 periodici, di cui quasi 200 correnti. Cuore della biblioteca padovana sono le scienze religiose, con pochi eguali nel suo genere. “L'origine della biblioteca – ha spiegato Padre Trolese direttore e memoria storica - coincide con la presenza di monaci benedettini nel complesso della chiesa di Santa Giustina, che il vescovo Gauslino Transalgardo nel 970 affida loro perché pregassero per lui, per l'imperatore e per il popolo cristiano della città di Padova. Per mantenersi, dà ai monaci disponibilità economiche, chiese, cappelle, edifici e proprietà terriere”. Tra alterne vicende, il monastero è cresciuto in fretta e “nel Duecento, ai tempi di San Francesco e Sant'Antonio di Padova, conta una ventina di monaci”. La biblioteca vera e propria viene istituita nel 1453 e, sviluppandosi parallelamente alla storia d’Italia, riceverà tante e varie donazioni, È però nel Novecento che torna al centro la vocazione originaria di Santa Giustina: “La crescita vera - precisa padre Trolese - arriva dialogando con l'Università, che insieme al ministero ci ha chiesto di specializzarci in scienze religiose. E, dal 1966 a oggi, il rapporto stretto con l'Istituto universitario di liturgia pastorale ci ha indotto a specializzarci ancora più in patristica, in storia monastica ed ecclesiastica e in liturgia, che tutte insieme rappresentano il filone attuale del nostro patrimonio”. Il documentario sulla Biblioteca Statale di Santa Giustina a Padova è disponibile sul nuovo profilo Instagram @bibliotecheditalia: Il prossimo appuntamento con una nuova Biblioteca da scoprire è giovedì 25 novembre. Manoscritti antichissimi, minuziose mappe geografiche, edizioni rare e preziose. E poi spartiti musicali, raccolte di incisioni, stampe e incunaboli. Ma anche gli oggetti amati dagli scrittori contemporanei, i quaderni, le lettere private e le dediche. Realizzato con l’agenzia di stampa DIRE, il progetto è un viaggio alla scoperta dei 46 Istituti statali italiani, scrigni di bellezza e custodi di un patrimonio documentario che ammonta a circa 40 milioni di esemplari: https://cultura.gov.it/bibliotechedit...