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Ciclovia Spoleto-Assisi Nel 2015 l’itinerario formato dalla pista ciclabile Spoleto-Assisi e dal tracciato dell’ex Ferrovia Spoleto-Norcia, è risultato vincitore assoluto del premio Italian Green Road Award nell’ambito del Cosmo Bike Show. Il percorso, che consente di scoprire la Valle Umbra attraversando località incantevoli e poco conosciute, è stato premiato come migliore via green d’Italia. La pista ciclabile Spoleto-Assisi è un percorso piacevole, sostanzialmente pianeggiante, che unisce due città famose in tutto il mondo, legate da bellezze storico-artistiche e dai valori spirituali del francescanesimo. Il percorso è lungo 50 Km. circa e, seguendo le sponde dei torrenti Marroggia, Beverone, Timia e del fiume Topino, collega i territori dei Comuni di Spoleto, Campello sul Clitunno, Trevi, Montefalco, Foligno, Bevagna, Cannara e Assisi. Si parte dalla località San Nicolò, alla periferia di Spoleto, nei pressi del Ristorante Pizzeria Terminal Le Mattonelle “Il BiciGrill” . Procedendo lungo l’argine sinistro del Tessino, si arriva al ponte di Pontebari. Superato il ponte, il tracciato prosegue lungo l’argine destro su un piano rialzato di circa mezzo metro rispetto all’attuale piano di campagna. In direzione della frazione di San Giacomo, la pista si dispone parallelamente alla strada. All’altezza dei ponti di Settecamini e di Pissignano, il percorso lascia il Comune di Spoleto per quello di Campello sul Clitunno, si sposta sull’argine destro, fino al ponte di Chiesa Tonda, e attraversa il Comune di Trevi. Si dispone poi sull’argine sinistro dei torrenti Tatarena e Teverone, fino a giungere allo storico ponte di Torre di Montefalco e a sovrapassare il fiume Clitunno. Quindi, distaccandosi dal corso del Timia, punta verso il centro di Bevagna, la cui suggestiva piazza medievale merita una deviazione. Seguendo il Timia la pista raggiunge poi il Comune di Cannara, dove si incontra il fiume Topino; qui la pista abbandona gli ambiti fluviali e, attraverso la viabilità minore, raggiunge Santa Maria degli Angeli. A Bevagna, antico centro che mantiene ancora intatta la sua struttura medioevale e conserva anche numerose testimonianze di epoca romana, meritano una visita la splendida piazza Silvestri, il palazzo dei Consoli (1270), le chiese romaniche di San Silvestro e San Michele, entrambe della fine del XII secolo, la chiesa di San Domenico e Giacomo (1291). Sul luogo più alto della città sorge la chiesa di San Francesco (fine XIII secolo): accanto all’altare la pietra su cui poggiò San Francesco per predicare agli uccelli a Pian d’Arca. Ex Ferrovia Spoleto-Norcia Il tracciato ferroviario di 51 km da Spoleto a Norcia venne inaugurato il 1° novembre 1926, dopo 13 anni di lavori, e rimase operativo fino al 31 luglio 1968 quando fu data la partenza all’ultimo treno. Il suggestivo percorso, caratterizzato da gallerie e viadotti e immerso in un incantevole scenario naturale, è stato quasi interamente riqualificato e messo in sicurezza per essere convertito in una speciale greenway fruibile da camminatori e ciclisti. Il tracciato si può dividere in quattro tratti, ciascuno con caratteristiche peculiari: Spoleto – Santa Anatolia di Narco: presenta i maggiori dislivelli ed è quello più ricco di opere (ponti, viadotti, gallerie) sia per numero che per importanza. Attualmente, non essendo più percorribile il tratto urbano della ex ferrovia, il punto di partenza del tracciato si trova nei pressi dello svincolo nord della S.S. n. 3 Flaminia accanto al cancello di ingresso di una ex struttura ricettiva. Dal fabbricato della ex stazione ferroviaria di Sant’Anatolia di Narco inizia il percorso lungo il fondovalle, interessato da interruzioni. S. Anatolia di Narco – Borgo Cerreto: questo tratto è caratterizzato soprattutto dagli aspetti paesaggistici: la ferrovia che costeggia il fiume per lunghi tratti, gli scorci che si possono avere sui piccoli borghi, edifici di interesse storico artistico che punteggiano la Valnerina. Borgo Cerreto – Serravalle: il terzo tratto è quello che conduce, attraverso la galleria di Triponzo lunga quasi 500 metri, alla splendida gola di Balza Tagliata dove si trova una coppia di imponenti massicci calcarei alti circa 700 metri, divisi dal fiume Corno, dalla vecchia strada per Norcia e, appunto, dalla ferrovia. Serravalle – Norcia: da Serravalle (snodo viario per Cascia) attraverso l’emozionante stretta di Biselli (particolarmente godibile se raggiunta scendendo in canoa sul fiume Nera), si raggiunge Villa di Serravalle e si entra nel Parco Nazionale dei Sibillini, si attraversa poi l’area delle Marcite di Norcia per arrivare infine alla Stazione di Norcia.