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http://www.medicinaeinformazione.com/ / medicinaeinformazione / einformazione Gli aneurismi della aorta si verificano quando la parete dell'aorta si indebolisce in uno o più punti creando una sorta di palloncino che nel tempo può aumentare di dimensioni, con il rischio di andare incontro ad un evento cardiovascolare severo che mette a rischio anche la vita del paziente, e cioè la rottura dell'aneurisma, o dissecazione. Ma come prevenire, riconoscere e trattare gli aneurismi prima che si arrivi ad una dissezione? Lo abbiamo chiesto al Prof. Yamume Tshomba, Direttore della Unità Operativa Complessa di Chirurgia Vascolare della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS, Roma che ci ha elencato i fattori di rischio (familiarità, fumo di sigaretta, ipertensione...) quali indagini siano necessarie per diagnosticare e monitorare nel tempo l'aneurisma, e ci ha spiegato come siano cambiate negli anni le tecniche per la riparazione dell'aneurisma, che può essere addominale, quindi interessare il tratto addominale dell'aorta, oppure toracico, nel tratto dell'aorta prossima al cuore. Gli interventi di endoprotesi - quindi l'inserimento di una protesi customizzata - cioè realizzata sull'anatomia del paziente - che escluda la parete fragile e deformata dell'arteria e permetta così al sangue di fluire all'interno dell'endoprotesi, vengono oggi eseguiti con tecnica percutanea, con l'inserimento attraverso una puntura di un catetere (solitamente dall'arteria femorale o radiale) una tecnica che non prevede l'intervento chirurgico tradizionale quindi, permettendo di operare anche pazienti anziani e fragili e di avere tempi di recupero molto più brevi.