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Abbiamo due tipi di potatura della vite: la potatura secca, o potatura d'inverno; e la potatura verde o estiva. La potatura secca si effettua tra fine novembre e fine febbraio, inizio marzo. La potatura verde viene eseguita tra la primavera e l'estate. Qui nel video stiamo vedendo la potatura invernale. Questo tipo di potatura si fa in inverno innanzitutto perché la vite è in riposo vegetativo, infatti, durante il periodo vegetativo, le piante indirizzano tutte le loro energie verso la vegetazione e eventuali tagli le stresserebbero ancora di più, inoltre, gli organismi dannosi sono meno presenti in inverno e di conseguenza cala il rischio di malattie o di attacchi da parte dei parassiti che approfitterebbero delle ferite da potatura per insinuarsi nella vite. Vediamo adesso come si fa la potatura invernale. Ogni contadino, grazie alla sua esperienza, ha una sua teoria su come effettuare la potatura migliore. Io mostro quella di mio padre. Lui in genere conta tre gemme partendo da quella più vicina alla base, tagliando il resto del tralcio dopo la terza gemma. Questa per lui è la regola generale, vedremo poi nel video che non sempre si comporta in questo modo perché poi dipende dallo stato delle gemme e dall'analisi complessiva che fa della vite all'atto della potatura. Quando ritiene che la vite sia troppo vecchia e non sia in grado di essere più produttiva la taglia del tutto o al limite lascia una sola gemma per darle un'ultima opportunità. Durante la potatura di inverno, che come ho detto inizia a partire dalla fine di novembre e va avanti fino al mese di marzo, non è sufficiente tagliare e potare i tralci ma occorre anche fissarli ad una struttura di sostegno per evitare che si spezzino o si intreccino tra di loro. In primavera si assiste al risveglio della vite che inizia a germogliare e a produrre le prime foglie. Si effettuano allora le prime operazioni di difesa fitosanitaria che consistono nel proteggere la pianta da malattie e parassiti che possono danneggiarla. Noi utilizziamo il verderame e lo zolfo e per accorciare i tempi mischiamo questi due composti in modo che con un unico intervento li applichiamo entrambi. Il verderame serve contro la peronospora mentre lo zolfo serve contro la muffa bianca. Ed eccoci arrivati a maggio. Qui vediamo l'altro tipo di potatura, quella verde. La potatura verde o estiva si fa solitamente a maggio, giugno e può essere anche ripetuta a fine estate. Quando la vegetazione è troppo folta c'è il rischio di malattie fungine. Nella vite deve passare l'aria. Con la potatura estiva si tolgono tutte le foglie inutili o si eliminano i grappoli superflui in modo da concentrare la forza, l'energia della pianta sui grappoli che vogliamo crescano sani, forti e con un alto contenuto zuccherino. D'altronde non bisogna esagerare, togliere, ad esempio, troppe foglie potrebbe esporre in maniera eccessiva i grappoli al sole. Solo a fine estate, quando ormai l'uva è matura e manca poco alla vendemmia, e quando non c'è il rischio di giornate dove il sole è troppo forte, l'eliminazione di altre foglie può essere opportuna. Ed eccoci a settembre, possiamo iniziare a fare il vino. Siamo nella fase della vendemmia che consiste appunto nella raccolta dell'uva. Ma quando è il momento di vendemmiare? Questo dipende dal grado di maturazione desiderato per l'uva che varia in funzione del vitigno e del prodotto che si vuole ottenere. Più a lungo l'uva resta sulla pianta maggiore sarà il grado zuccherino e di sostanze pigmentanti nei mosti e minore sarà la loro acidità ma bisogna preservare l'uva dagli uccelli, dalle lucertole e dalle formiche. A volte si decide di procedere alla raccolta, anche per evitare che gli acini vengano mangiati da questi animali. Nel caso di annate troppo calde abbiamo anche iniziato a raccogliere verso la fine del mese di agosto. Se il video ti è piaciuto lasciaci un like e iscriviti al nostro canale.