Sicurezza e tollerabilità dei contraccettivi ormonali скачать в хорошем качестве

Sicurezza e tollerabilità dei contraccettivi ormonali

Cari Followers, la contraccezione ormonale, la “pillola”, ha radicalmente mutato l’assetto della società moderna, scindendo la sessualità dalla riproduzione e permettendo alla donna di pianificare la propria vita, facilitandone l’entrata nel mondo del lavoro e la carriera. Tutto ciò è sempre stato considerato una vera e propria conquista e una tappa sostanziale nel superamento del modello familiare patriarcale. Molto tempo è passato da quando John Rock e Gregory Pincus proposero la prima combinazione estro-progestinica per inibire l’ovulazione. Il contenuto estrogenico si è gradualmente ridotto nel tempo e la composizione è variata alla ricerca di progestinici sempre più tollerabili. Sono disponibili i risultati ormai definitivi di larghi studi prospettici di coorte che dimostrano la sicurezza complessiva della pillola. Nessuna causa di morte è risultata più frequente nella sottopopolazione di utilizzatrici rispetto a quella delle non utilizzatrici, nonostante il dosaggio delle combinazioni impiegate negli anni ’60 e ’70 fosse di gran lunga superiore rispetto ai prodotti attualmente sul mercato. Inoltre, da alcuni anni sta aumentando l’utilizzo di estrogeni più fisiologici, quali l’estradiolo e l’estetrolo, con profilo di rischio tromboembolico sensibilmente più favorevole rispetto all’etinilestradiolo. Infine, i contraccettivi ormonali combinati a basso dosaggio trovano sempre maggior spazio nel trattamento di diverse patologie ginecologiche benigne, prima fra tutte l’endometriosi. Nonostante ciò, nelle giovani generazioni si sono insinuati diffidenza e timore rispetto a possibili effetti collaterali “minori”, quali aumento di peso, depressione, riduzione della libido e il numero di utilizzatrici della pillola nel mondo occidentale si sta progressivamente riducendo. E’ quindi arrivato il momento di fare il punto della situazione sia sui rischi “maggiori” della pillola, quali eventi tromboembolici e carcinoma mammario, sia sugli effetti avversi cosiddetti “minori”. Ciò ci permetterà di fornire alle nostre assistite una consulenza fattuale e sperabilmente convincente. Sabato 26 ottobre, il Dottor Paolo Bucciarelli, ematologo responsabile del Centro Emofilia e Trombosi del Policlinico di Milano, ha discusso il rischio trombotico nella paziente in età fertile. La dottoressa Ida Pino, dell’Unità di Ginecologia Preventiva dello IEO, ha analizzato la relazione tra contraccettivi ormonali e cancro della mammella. Il professor Giovanni Grandi, dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, ha esposto le evidenze riguardanti la contraccezione ormonale e la salute dell'osso. Infine, il professor Salvatore Caruso, dell’Università di Catania, ha infine descritto gli effetti dei contraccettivi sulla sfera psicosessuale. Per avere aggiornamenti sugli incontri e ottenere il link per parteciparvi seguite la nostra pagina facebook Mangiagalli Journal Club: https://www.facebook.com/profile.php?... Stay tuned!