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Questo studio contribuisce al dibattito sul tema dell’accomodamento linguistico con dati longitudinali sull'imitazione fonetica raccolti in un periodo di due mesi (Ruch, de Benito Moreno 2023: 40). I fenomeni imitativi sono modellati da un'ampia gamma di variabili linguistiche, sociali e cognitive (ad esempio, Babel, 2009; Mitterer & Ernestus, 2008; Pardo, 2006; Yu et al., 2013) e si manifestano anche davanti a una varietà geografica/sociale diversa della stessa lingua o (con terminologia inglese) un diverso dialect (ad esempio, Walker & Campbell-Kibler, 2015; Hashimoto & Hay 2024). Nel nostro caso, si tratta di uno studio pilota finalizzato a testare la fattibilità della procedura e condotto su un piccolo gruppo di tre di parlanti campani di Cava dei Tirreni, di sesso eterogeneo, di età compresa tra i 30 e i 32 anni e iscritti come studenti presso le università di Milano. Il loro campionamento è avvenuto successivamente al loro primo arrivo (un mese) nella città. Il tratto linguistico che si analizza è la pronuncia delle vocali medie, sia anteriori sia posteriori, che rappresentano notoriamente un tratto sub-fonemico o quasi-fonemico (Renwick & Ladd 2016) di distinzione tra varietà regionali diverse di italiano. I partecipanti sono stati coinvolti in tre repliche consecutive di un compito di shadowing costruito in cinque sessioni sulla base del modello Hashimoto & Hay (2024), e condotte a distanza di un mese l'una dall'altra. Sono stati preliminarmente registrati due parlanti maschi, uno di Cava dei Tirreni (rappresentante della varietà campana di italiano) e l'altro di Milano (rappresentante della varietà milanese) mentre leggevano un elenco di parole target contenenti [e] / [ɛ] tonica (frammiste a un certo numero di distrattori). Questi parlanti fungevano da model talkers nel compito di shadowing. Le cinque sessioni dell’esperimento erano finalizzate a verificare l’adozione della pronuncia delle vocali medie della varietà milanese in un compito di imitazione e in un compito di lettura; nel compito di lettura, i partecipanti dovevano leggere anche parole target con [o] / [ɔ]. Una volta completata l’analisi qualitativa e quantitativa del corpus saremo in grado di verificare (i) se i parlanti campani trapiantati a Milano convergono verso il modello milanese in termini di vocali medie anteriori durante compito di imitazione e dopo (compito di lettura); (ii) se la loro pronuncia delle vocali medie posteriori cambia in funzione della convergenza delle vocali medie anteriori al modello di pronuncia milanese; (iii) se i cambiamenti locali e/o strutturali aumentano nel tempo durante i primi due mesi di permanenza degli studenti nella nuova città. I risultati saranno discussi rispetto all'ipotesi che l'adattamento a breve termine sia correlato a cambiamenti a lungo termine nel linguaggio degli individui, forti degli studi condotti sui comportamenti imitativi a lungo termine come veicolo di avvio o diffusione di un cambiamento del suono attraverso l'acquisizione del second dialect (ad esempio, Trudgill 1986; Siegel, 2010; Ruch, de Benito Moreno 2023). doi: 10.57596/2-24-22-11-2024