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Il servizio di Angelo Ruoppolo ( / 40129859538 ) Teleacras Agrigento del 3 agosto 2015. Scoperta, forse, l' ultima stazione di servizio postale del boss Matteo Messina Denaro. Al Videogiornale le fotografie e il video che intercettano il movimento dei pizzini. 11 gli arresti. Ecco il testo : Le operazioni “Golem”, poi “Eden”, poi sequestri e confische di beni, poi processi e sentenze, e adesso un altro tentativo di scacco matto contro il Re ancora latitante, Matteo Messina Denaro. La Direzione distrettuale antimafia di Palermo, la Squadra Mobile e i Carabinieri del Ros a lavoro dall’ alba di oggi, in prosecuzione dei blitz “Golem” ed “Eden”. Perquisizioni e arresti tra le famiglie di Cosa Nostra a cavallo delle province di Palermo e Trapani. Nel mirino vi sono presunti favoreggiatori del boss di Castelvetrano che a giugno ha festeggiato 23 anni di latitanza. Le misure cautelari sono state notificate ai presunti capi del mandamento mafioso di Mazara del Vallo e dei clan di Salemi, Santa Ninfa e Partanna. Le indagini avrebbero disarticolato ancora di più la rete che supporta la latitanza di Messina Denaro. In una masseria tra Mazara del Vallo e Salemi, in contrada Lippone, è stata scoperta una presunta centrale di deposito e di smistamento dei pizzini, i messaggi da o per il capomafia. A pilotare le comunicazioni sarebbe stato un anziano presunto boss, Vito Gondola, 77 anni, inteso “u zu Vitu coffa”. Sarebbe stato lui, pastore sveglio alle 4 del mattino per badare al suo gregge, il custode dei pizzini. Nella zona sono state piazzate sugli alberi potentissime telecamere, e i registratori sono stati nascosti sotto terra. Così il procuratore Francesco Lo Voi, l’ aggiunto Teresa Principato, e i sostituti Paolo Guido e Carlo Marzella, hanno braccato e scoperchiato un’altra, forse l’ultima, stazione di servizio di Matteo Messina Denaro. Ecco Vito Gondola immortalato appena giunto nella masseria in contrada Lippone. Ed ecco ancora Gondola intento a camminare nel terreno del caseggiato rurale. Poi, Vito Gondola si piega e sotto un masso nasconderebbe i pizzini per Matteo Messina Denaro. Poi, pochi istanti dopo, nella masseria tra Mazara e Salemi, sopraggiunge Michele Gucciardi, ritenuto un altro anello fondamentale nella catena dei pizzini. Poi, dunque, Gondola, Gucciardi e il suo autista si avviano verso un casolare. Poi, ecco i 3 entrare dentro. Poi, Vito Gondola ritorna indietro, sui suoi passi, verso il masso dove ha nascosto i pizzini. Ed eccolo piegato ancora sullo stesso masso. Sfogliando le pagine della cronaca, Vito Gondola sarebbe stato sempre molto influente tanto che nel 1991 Totò Riina, alla vigilia delle stragi di Falcone e Borsellino, lo avrebbe voluto alla sua destra in una tavolata organizzata a Mazara del Vallo per gli auguri natalizi ai boss trapanesi. Tra gli arrestati anche il proprietario della masseria in contrada Lippone, Michele Terranova, poi un imprenditore, Mimmo Scimonelli, titolare di un supermercato Despar a Castelvetrano, poi l’architetto in pensione Ugo Di Leonardo, ex funzionario del Comune di Santa Ninfa. Ecco il video – intercettazione dei Carabinieri del Ros e della Polizia di un incontro tra Vito Gondola e Michele Gucciardi… video …