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Con la Dr.ssa Debora Marchiori (Specialista Urologa - Bologna) parliamo di un tema moltoche interessa a tantissimi: le cisti renali. Per saperne di più http://www.deboramarchiori.it/ "Colgo l'occasione per parlarvi di un argomento molto frequente e che rappresenta una delle domande più importanti durante l'attività clinica: "Dottore, ho delle cisti nel rene, trovate con un'ecografia, come mi devo comportare?" In realtà le cisti renali sono - per la maggior parte - cisti benigne, mentre ci sono alcuni casi in cui le cisti renali vanno tenute in assoluta considerazione. quindi la risposta non è "non ci faccia caso" ma cercare di capire quali cisti sono presenti nel suo rene. Per potere tranquillizzare il paziente è importante conoscere una classificazione, che si chiama classificazione di Bosniak, che permette di stabilire il grado di aggressività delle cisti renali. questo perchè alcune di loro sono cisti vuote, liquide, assolutamente benigne mentre altre cisti diventano "border line" e da tenere sotto controllo perchè potrebbero trasformarsi e altre sono francamente maligne. In generale, le cisti che noi troviamo faceno un'ecografia sono di due tipi: cisti corticali semplici, che si vanno a localizzare nella parte periferica del rene (dette anecogene) e all'eco sono liquide, mentre le cisti dei calici della pelvi sono cisti parapieliche. Anche queste sono anecogene, non sono pericolose e spesso mascherano il parenchima al di sotto e non è sempre facile fare un'analisi del rene proprio perchè l'immagine di questi 'grappoli' di cisti benigne possono essere confondenti. Diventa invece molto importante l'analisi e il follow up di quelle cisti che hanno dei contenuti vari, non sono completamente nere (questo è un dettaglio che io do ai pazienti) quindi prive di un segnale sonoro e sono quelle che devono essere studiate mediante la TAC. Di solito viene richiesta una TAC con mezzo di contrasto e proprio l'impregnazione del contrasto in questi tessuti ci permette di capire se si tratta di cisti da tenere sotto controllo o da asportare. Di solito i radiologi ci aiutano, classificando il tessuto in base alle caratteristiche tomografiche, quindi TAC, dell'imaging e se la classificazione è 2F - il limite oltre il quale vanno tenute in considerazione - allora noi sappiamo che il paziente va strettamente monitorato. Fino a 2F diamo dei follow up a sei mesi, in cui osservare se ingrandiscono e evolvono, oltre questo limite di 2F si passa a 3 o 4 e da lì in poi ci si deve preoccupare: devono essere asportate perchè quasi sicuramente sono lesioni maligne. Per cui è molto importante parlare con l'Urologo, capire di che cisti si tratta, e se sono di tipo Bosniak 1 o 2 e con caratteristiche di tessuto liquido anecogeno non dovremo preoccuparci: fanno parte di noi, le terremo sottto controllo con una semplice ecografia".