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Influenza, all'ospedale Cardarelli percorsi formativi per operatori militari

Febbre, tosse e ossa rotte: torna l'influenza. Quest'anno l'influenza non è andata in vacanza. L'estate torrida non ha sconfitto il virus e anche con le temperature che sfioravano i 40 gradi sono stati tanti i napoletani a letto con febbre alta, tosse e problemi gastrointestinali. Una stagione influenzale lunga che proseguirà con l’inizio dei primi freddi autunnali. Quest’anno i cittadini di Napoli e della Campania dovranno convivere inoltre anche con la nuova variante Covid che già da settimane ha colpito in Italia e in Europa miglia di persone. È prevista infatti una doppia vaccinazione che soprattutto per i soggetti fragili è fondamentale per evitare rischi. Il ministero della Salute, infatti in una circolare dello scorso 14 agosto consolida l’idea di considerare le due vaccinazioni il più possibile co-somministrabili. L’obiettivo della campagna nazionale è quello di prevenire la mortalità, le ospedalizzazioni e le forme gravi di Covid-19 nelle persone anziane e con elevata fragilità, e proteggere le donne in gravidanza e gli operatori sanitari. A questi gruppi di persone è raccomandata e offerta una dose di richiamo a valenza 12 mesi con la nuova formulazione di vaccino aggiornato. La vaccinazione potrà inoltre essere consigliata a familiari e conviventi di persone con gravi fragilità. Intanto il Cardarelli che ha già affrontato la crisi estiva del sovraffollamento si prepara alla stagione invernale. Il problema per il direttore sanitario Antonio d’Amore è creare una rete di prima assistenza territoriale che decongestioni il pronto soccorso. E stamattina al Cardarelli firmato un protocollo d’intesa tra il comando del Cofs il comando interforze forze speciali e l’azienda ospedaliera partenopea per realizzare percorsi formativi a Napoli per gli operatori militari. A chiarire i termini dell’accordo l’ammiraglio Paolo Pezzutti.