У нас вы можете посмотреть бесплатно **LA GUERRA NON È UN FILM - Iryna Shuvalova (poetessa ucraina) или скачать в максимальном доступном качестве, видео которое было загружено на ютуб. Для загрузки выберите вариант из формы ниже:
Если кнопки скачивания не
загрузились
НАЖМИТЕ ЗДЕСЬ или обновите страницу
Если возникают проблемы со скачиванием видео, пожалуйста напишите в поддержку по адресу внизу
страницы.
Спасибо за использование сервиса ClipSaver.ru
Testo completo: «voi pensavate e noi pensavamo la guerra» voi pensavate e noi pensavamo la guerra non è qui da noi non c’entra con noi non è qui è un film che ti guardi la sera con birra e popcorn salvare un eroe il soldato ryan buttarsi da un jet ma viene fuori che no ti alzi un mattino ed è lì e la guerra sei tu prendi lo scotch e ti attacchi le croci sui vetri scendi in cantina e ti sdrai come fosse la tomba ma c’è tanta gente e ti giri irrequieta su un fianco per strada c’è un telo le gambe le braccia e una mano la morte è vicina lo senti lo vedi lo vivi il suo grugno di sangue ha la bava alla bocca i giorni passano noi piano piano ci alziamo siam stanchi siam vivi ancora non ci hanno finiti i cugini di Mosca ci scrivono forza coraggio da un numero nuovo son buoni ci vogliono bene ma poi per un attimo ti fermi a pensare ti chiedi signore perché perché questo a me e dio ti risponde stai giù se ti han detto di stare così intanto la morte va in giro ma lei vuole te ti parla e ti insulta ma tu la sua lingua non sai ulula geme è un cane o forse è un bambino si lagna poi strilla poi latra si sgola si sfiata la guerra è la morte che più non fa finta di essere muta arriva al tuo letto ti guarda ti tocca ti studia e poi piano piano ti infila nel lobo la lingua che è nera e non tace nemmeno per cinque minuti il giorno e la notte la morte ti ulula addosso di ogni dado del cuore e ogni dado del corpo lei ha la sua chiave e ti smonta e voi pensavate la guerra non viene e voi pensavate ma no non mi trova e voi pensavate non sa dove vivo il suo grugno dentuto non infilerà nei nostri cassetti sui nostri ripiani nei nostri vasetti e nei nostri tegami tra le vostre labbra sconvolte di orrore pensate che no, qui non osa? non vi strappi i capelli non vi tiri per strada non vi calci la bocca che i morti abbandonati per giorni e settimane non guardino voi vivi dal ciglio della strada? pensate che non dormirete e non vi sveglierete tra bombe che scoppiano lì a pochi metri tra il fuoco e la morte? pensate. anche noi fino a ieri così pensavamo