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TORNANO I TURISTI A NAPOLI, MA PIAZZA GARIBALDI NON E’ IN CONDIZIONE DI ACCOGLIERLI

Trolley e valige scivolano sui lastroni di pietra e sull’asfalto di Napoli, rimbombando per le vie del centro della città a tutte le ore del giorno. Il primo arrivo in città, però, per molti è destabilizzante: per molti, piazza Garibaldi è un passaggio obbligato; per altri, un rito, per un salto rapidissimo ai bar della zona prima di raggiungere altre mete. Ma, tra un sorriso e l’altro, l'occhio non può non cadere sul degrado circostante. La nuova piazza Garibaldi non è solo snodo di traffico ferroviario o crocevia automobilistico, ma anche un tetto per i clochard, tela di prova per aspiranti street artist e cestino dell’indifferenziata a cielo aperto. Il cosiddetto piano “Vedi Napoli e poi torni”, destinato a entrare in vigore prima di Pasqua, secondo quanto fatto sapere dall’assessorato al Turismo di Napoli, dovrebbe portare maggiore pulizia in città, anche, e soprattutto, nella zona di piazza Garibaldi. Continuano però a non funzionare le scale mobili che danno accesso al sottopassaggio della metropolitana Linea 1 da entrambi i lati del piazzale, costringendo chi porta con sé una valigia o chi è più avanti con l’età a doversi sobbarcare una scarpinata non indifferente. In piazza restano chiusi, nell'abbandono, i box che avrebbero dovuto ospitare il presidio fisso della municipale e le librerie all'aperto sul modello di Parigi; tante anche le saracinesche abbassate, segnale delle molte attività commerciali che hanno chiuso nel tempo. La nuova esplosione del turismo sta effettivamente trascinando la ripresa economica della città, ma se piazza Garibaldi non arriva a essere all’altezza delle aspettative, Napoli non ci farà una bella figura.