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CRUCIANI PROVA A DIFENDERE DAVIDE LACERENZA E SI SCONTRA DURAMENTE CON VLADIMIR LUXURIA DURANTE UN NOTO TALK TELEVISIVO, lo studio diventa teatro di un acceso scontro tra GIUSEPPE CRUCIANI, noto conduttore della trasmissione radiofonica "LA ZANZARA", e VLADIMIR LUXURIA, attivista e opinionista, sul RECENTE CASO DI DAVIDE LA CERENZA E STEFANIA NOBILE. Il dibattito si infiamma sotto la conduzione di PAOLO DEL DEBBIO, che prova a mantenere il controllo mentre gli ospiti si lanciano in un botta e risposta senza esclusione di colpi. Fin dall'inizio, Vladimir Luxuria attacca duramente la scelta di Cruciani di ospitare La Cerenza e Stefania Nobile nella sua trasmissione, definendo la loro presenza "uno schiaffo alla dignità e all'etica giornalistica". "Non si può dare spazio a certe figure solo per fare audience, è una questione di responsabilità!", accusa Luxuria con tono perentorio. Cruciani, dal canto suo, non si lascia intimorire e ribatte con veemenza: "Io porto chi voglio in radio, non ho bisogno della tua approvazione! La libertà di parola vale per tutti, anche per chi ha avuto un passato discutibile. È la censura che volete, ammettilo!". Il dibattito degenera rapidamente, con Del Debbio che cerca di mantenere un minimo di ordine mentre Luxuria continua ad attaccare: "Libertà di parola non significa sdoganare certi personaggi! È una questione di etica! Il pubblico merita di meglio!". Cruciani, visibilmente infastidito, incalza: "Se non ti piacciono i miei ospiti, cambia frequenza! Sei abituata al pensiero unico, ma io non mi faccio dire da te chi posso o non posso intervistare!". L’atmosfera nello studio si surriscalda, tra applausi e fischi del pubblico, mentre la tensione tra i due raggiunge il culmine. Del Debbio, esasperato, tenta di riportare il focus sul caso, ma ormai il dibattito si è trasformato in un duello personale senza compromessi. PARTE FINALE POLITICA Questo scontro si inserisce nella più ampia frattura tra DESTRA e SINISTRA su temi legati alla libertà d’espressione, alla cultura mediatica e alla responsabilità giornalistica: GIORGIA MELONI, presidente del CONSIGLIO, difende la libertà di stampa e attacca il politicamente corretto, sostenendo che "non si può censurare il dibattito solo perché scomodo a qualcuno". ELLY SCHLEIN, segretaria del PARTITO DEMOCRATICO, accusa la destra di "sfruttare figure controverse per normalizzare il degrado culturale e distogliere l'attenzione dai problemi reali". MATTEO SALVINI, leader della LEGA, si schiera con Cruciani e attacca duramente la sinistra, definendo le critiche come "la solita ipocrisia radical chic che vuole decidere cosa si può dire e cosa no". GIUSEPPE CONTE, del MOVIMENTO 5 STELLE, chiede "più responsabilità ai media nel dare voce a certi personaggi, senza scadere nel trash".