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le avvertenze

the mengwees cronache del disincanto (ogni cosa del mondo) analisi distopico presente le avvertenze isidora fragile c’è un bambino cronache del disincanto tramontando theriaca quello che sei interrail attento alle persone che non sanno ritornare, a tutte le ragioni che non hanno discussione, al tempo molto lento di un tormento che nessuno aspetterà. attento al lavoro che guadagna la tua vita, attento alla ricerca che consuma e affatica, e bada anche al riposo che addormenta alla pigrizia che ne seguirà. attento ad ogni dogma che puntella la tua vita, attento ai maestri, guru e dei dei fatti tuoi, le religioni danno dipendenza e non ti salverà la scienza. attento ad ogni cosa che assomigli un po alla vita, potrebbe rivelarsi inaspettata e riuscita, così da non concederti più tregua verso la tua verità. attento al potere, alle idee con la bandiera, attento ad ogni capo che non abdica la sera, comprende effetti assai collaterali come guerra e povertà. attento agli amici, all’amore, alle emozioni, a tutte quelle cose che ci inventano canzoni, danno brividi e palpitazioni aritmie dell’anima. attento a tutta l’arte in ogni forma e sua sostanza, alla scintilla esplosa come un passo nella danza, fa evacuare dal tuo corpo la miseria e molta fame lascerà. attento ad ogni cosa che assomigli un po alla vita, potrebbe rivelarsi inaspettata e riuscita, così da non concederti più tregua verso la tua verità. luigi g pozza - voce e chitarra francesco pera perale - chitarra, banjo, boozuki, armonica e voce simone cimo nogarin - chitarra, basso, percussioni e voce federica ceccato - violoncello moira mion - pianoforte, fisarmonica e pozioni andrea wob facchin - voce, banjo e woodoo groove in theriaca anna tonello - voce in cronache del disincanto e quello che sei stefano borch bertoldo - che ha fatto ora ad andare e tornare marco rizzo - in quanto tale di zefiro ventilato parole e musica: the mengwees mix e mastering: artigian studio illustrazione di copertina: silvia sissi salvagnini grafica: fabiola barbato il titolo di questo disco e il testo delle cronache del disincanto è liberamente ispirato da veri racconti ascoltati in val comelico, e dal libro “tristi montagne” di christian arnoldi. la pozione della theriaca è stata trascritta da moira mion, recuperando antichi rimedi dei marinai della repubblica di venezia e assemblata arbitrariamente da luigi pozza le cronache del disincanto sono state registrate e arrangiate da simone cimo nogarin a mirano - ve - tra il 2016 e il 2017; probabilmente in un interminato 34 dicembre agli amici, luoghi e persone, che hanno lasciato qualcosa di loro in questo disco (e lo sanno!) - dedichiamo il nostro grazie più sentito segnandovi con la gata; perché “capita così di rado che le stelle vadano a far la spesa in cooperativa”