У нас вы можете посмотреть бесплатно Parlane con l'Urologo: disturbi urinari dei giovani, sintomi, cause, prevenzione e rimedi. или скачать в максимальном доступном качестве, видео которое было загружено на ютуб. Для загрузки выберите вариант из формы ниже:
Если кнопки скачивания не
загрузились
НАЖМИТЕ ЗДЕСЬ или обновите страницу
Если возникают проблемы со скачиванием видео, пожалуйста напишите в поддержку по адресу внизу
страницы.
Спасибо за использование сервиса ClipSaver.ru
Anche i più giovani, di ambedue i sessi, possono soffrire di disturbi urinari. Quali i più frequenti? Si può prevenirli? E come curarli? Ascoltiamo le risposte della Dott.ssa Debora Marchiori, Specialista Urologa. Per saperne di più http://www.deboramarchiori.it/ “Colgo l’opportunità che mi è data in questo video per parlare di un argomento che mi sta molto a cuore. Ci sono dei giovani, compresi tra i 35-45 anni, che vengono in ambulatorio molto spesso e ci riferiscono che hanno dei disturbi urinari caratterizzati da un aumento della frequenza minzionale, che vanno magari una volta di notte a fare la pipì, e non trovano una soluzione. Hanno magari molto spesso infezioni alle vie urinarie, gli viene detto che hanno una prostatite. Però, l’urologia moderna prevede che non solo noi analizziamo il sintomo, ma che cerchiamo la causa di questo sintomo. Se noi analizziamo, facciamo l’anamnesi a questi pazienti, se gli chiediamo come è arrivata nel corso della loro vita, ci accorgeremo che questi sono pazienti che molto spesso ci dicono che quando erano a scuola si alzavano per andare a fare la pipì, che erano pazienti che comunque di notte ci sono sempre andati una volta, che hanno esitazione minzionale. E allora dobbiamo sempre insospettirci e pensare che queste condizioni infiammatorie con le quali giungono al nostro ambulatorio sono pazienti tendenzialmente giovani, non verrebbero a fare una visita da un urologo, possono essere legate a una condizione che si chiama ‘malattia del collo vescicale’ o ‘rigidità del collo vescicale’. Che cos’è questa malattia? Semplicemente è una condizione anatomica congenita, con cui si nasce, che tendenzialmente si slatentizza, si fa vedere, dà segno di sé, dai 35 ai 45 anni e che è legata al fatto che la vescica ha una forma imbutiforme per cui il ‘collo del nostro lavandino’ se ipotizziamo che la vescica sia un lavandino, il tappo sia sempre mezzo chiuso. Questo cosa significa? Significa che fino a che finché uno ha una vescica potente, è giovane, comunque ha dei sintomi relativi, perché la vescica spinge e riesce a svuotare perfettamente le urine. Ma a forza di spingere è possibile che lì si crei un ingorgo e così si manifestano le infiammazioni, le infezioni, le famose prostatiti. Quindi mi raccomando, nei giovani è sempre importante sospettare questa condizione: la malattia del collo vescicale. Dopodiché, una volta che c’è questo sospetto e si fanno le opportune indagini di secondo livello per avere proprio l’evidenza della malattia, si può decidere di trattare il paziente, o di non trattarlo se la condizione clinica è sostenibile dal paziente stesso. Non trascurate i pazienti giovani, anche loro potrebbero avere delle anomalie delle vie urinarie che se trascurate nel tempo quando poi cresce la prostata possono creare problemi anche precocemente.”