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⚫ Iscriviti per partecipare alla discussione⚫ / @gianlucafraula 🔴 Instagram 🔴 / gianlucafraula 00:00 Premessa 1:42 L'infanzia di Eminem 5:47 L'inizio della carriera 12:48 Il successo 15:54 Le difficoltà personali 21:04 Le faide e la rinascia 25:01 La trasformazione di Eminem La TRAGICA storia di EMINEM: da lavapiatti a DIO del RAP La storia di Eminem è quella di una voce che si è sollevata dal caos per diventare un'icona mondiale, un viaggio che ha attraversato le ombre della povertà, del dolore e della rabbia, per trasformarsi in un'opera d'arte. Ha sperimentato l'abbandono, il bullismo e la lotta per essere accettato in un mondo che sembrava non volerlo. Eminem ha attraversato fasi di successo vertiginoso e crolli profondi. La sua lotta con le dipendenze, le sue difficoltà personali, i suoi contrasti con i media e i suoi conflitti interiori hanno plasmato non solo la sua musica, ma anche la sua identità pubblica. Ogni canzone, ogni album è stato un capitolo di una vita in bilico tra distruzione e redenzione. La sua è una storia di resilienza e trasformazione, la prova che, anche quando il mondo ti è contro, la voce che hai dentro può essere l'arma più potente. Nella sua musica c'è la cruda realtà di chi non si arrende, di chi si rifiuta di essere definito dalle proprie cicatrici, ma che invece le trasforma in un inno alla sopravvivenza. Questa è la storia di chi ha trasformato le sue esperienze traumatiche in una delle carriere musicali più iconiche di tutti i tempi, questa è la storia di Eminem. Le radici tormentate Marshall Bruce Mathers nasce il 17 ottobre 1972 a St. Joseph, Missouri. La sua infanzia è segnata fin dall'inizio dall'abbandono del padre Bruce, che lascia la famiglia quando Marshall ha poco più di un anno. L'abbandono è il primo di una lunga serie di eventi che avranno un grosso impatto sulla sua vita. Sua madre, Debbie lotta per sbarcare il lunario, e la loro vita è caratterizzata da continui spostamenti tra case temporanee e scuole diverse, soprattutto nei sobborghi di Detroit. Marshall non ha stabilità, non ha un posto nel mondo che possa fargli dire che quella è casa sua. Debbie è una figura controversa: descritta da Eminem nei suoi testi come una donna dipendente dalle droghe e incapace di prendersi cura di lui, ma che cerca disperatamente di proteggere suo figlio. La sua relazione con la madre diventa un tema dominante della sua vita e delle sue canzoni, culminando in brani come "Cleanin' Out My Closet", in cui accusa apertamente Debbie di averlo trascurato e maltrattato durante l'infanzia. Il dolore di quei primi anni rimane un punto centrale nella narrazione di Eminem. Detroit, all'epoca, è una città devastata dal declino industriale e dalle tensioni razziali post-riots degli anni '60. Crescere come uno dei pochi ragazzi bianchi in un quartiere prevalentemente afroamericano fa sì che Marshall si senta diverso e isolato. A scuola, è vittima di bullismo costante. Subisce una sorta di razzismo inverso. È un facile bersaglio è bianco, è introverso, solitario ed esile. Lui prova a rifugiarsi nei fumetti e nel disegno, ma è una lotta costante. Un evento in particolare lo segna profondamente: a 9 anni, viene picchiato violentemente da un compagno di scuola, DeAngelo Bailey, che lo colpisce così duramente da mandarlo in coma per cinque giorni. Questo evento traumatico viene immortalato nella canzone "Brain Damage" del suo secondo album. Bailey lo querelerà anni più tardi per aver leso la sua immagine. Questi anni difficili, in cui pare non esserci una vita di fuga, segnano profondamente Marshall. La battaglia è con i suoi demoni interiori, con sua madre e con i gruppi di bulli a scuola. È da qui che nasce la sua creatività e la sua arte. In un momento dove niente sembra avere senso, Eminem trova l'ancora alla quale aggrapparsi. Trova una via di fuga e forma di espressione che gli permette di incanalare la sua rabbia e frustrazione: il rap. Marshall scopre l'hip-hop grazie a suo zio Ronnie Nelson, che diventa una figura chiave nella sua vita. È Ronnie a introdurlo al mondo della musica, facendogli ascoltare i Beastie Boys, Two Live Crew e Dr.Dre. Ronnie è una delle poche persone di cui si fida completamente, diventa una sorta di figura paterna fino al 1991. Ronnie infatti si toglie la vita lasciando un segno indelebile nella sua vita, che di fatto subisce un altro abbandono. Questo evento spinge Marshall ancora di più verso la musica, usandola come un mezzo per affrontare il suo dolore e la sua frustrazione. "La musica è tutto ciò che ho", dirà spesso, consapevole del fatto che la sua arte è la sua unica via di fuga. La tragica storia di Eminem, colui che ha scritto la storia del rap americano.