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Oggi parliamo di iper-accudimento, in questo periodo storico i genitori si trovano spesso ad essere eccessivamente accudenti con i propri figli. Questa è una società complessa e frenetica, quindi i genitori spesso sentono la necessità di proteggere i propri figli da questa complessità, sostituendosi a loro nei compiti della vita. Un altro elemento è l'iper-informazione: sulla gravidanza, ad esempio, vi sono numerosi libri che spiegano cosa si deve fare. A volte però tanta informazione può far venire dei dubbi, può far dimenticare di sintonizzarci con il nostro sentire. https://istantaneedifelicita.com/come... Ognuno di noi ha delle peculiarità e differenze che non possono essere descritte nei manuali e il nostro intuito è basilare per trovare la via “giusta” per ognuno di noi. Facciamo l'esempio dell'allattamento: ci sono teorie che dicono che si deve allattare appena il neonato lo richiede, e altre che dicono di allattare ad orari regolari. Le scelte, secondo me, andrebbero fatte seguendo il sentire della mamma. "I bambini di oggi sono vittime del surriscaldamento affettivo con cui i genitori li circondano. Esso si esprime in iper-accudimento, protezione, difesa d'ufficio, assecondamento. Nella percezione del genitore si tratta di atti dovuti: in una società difficile come la nostra, segnata dalla incapacità di essere padroni del nostro destino, la risposta all'incertezza è la difesa, a oltranza. Pensiamo di aiutarli difendendoli e invece li rendiamo solo più fragili, meno capaci di far fronte alle situazioni complesse che la vita presenta loro di continuo." (sito: fidaelombardia.it) "L'educazione ai giorni nostri sta facendo i conti con un eccesso di ansia materna. Le mamme sono iperprotettive, tendono a sostituirsi ai loro bambini, impedendone la sperimentazione nella quotidianità. Le mamme, i genitori, hanno oggi molti canali di informazione che si pongono come certi e spesso “fondati su ricerche” non meglio specificate, e sono alla ricerca di indicazioni su quello che è il meglio per i loro bambini. Questo eccesso di fonti di informazioni, spesso contradditorie, può generare disorientamento e scarsa fiducia nella propria capacità nel leggere correttamente e in autonomia i segnali e lo sviluppo dei propri bambini. I genitori sono più attenti e avvertiti sulla sensibilità dei bambini e sulle potenzialità dello sviluppo e "non vogliono sbagliare”. Cercano di essere perfetti invece che quasi perfetti, come suggeriva Winnicott. I bambini sono fortissimi e non bisogna confondere qualche inciampo, qualche errore, anche qualche dolore con un trauma. Oggi abbiamo bisogno di esploratori. L’errore capita sempre, può essere utile, può portarci a riflettere e a provare e riprovare, ma non va cercato in quanto tale. E' raro il “giusto” o lo “sbagliato”: sono fondamentali l’equilibrio cercato e ritrovato e un po’ di pazienza e benevolenza anche verso se stessi. Ci sono gli errori, ci sono le conquiste, ci vuole tempo. E la necessità di imparare a tollerare l’incertezza, compagna preziosa e inevitabile del nostro tempo. Creare ambienti educativi nei quali i bambini possano osservare e riflettere con calma, provare e riprovare a risolvere problemi, rendersi conto dei tempi della natura e della vita è oggi particolarmente importante." (sito: Academia.edu) In alcuni casi, però, la tendenza alla protezione può diventare eccessiva e generare conseguenze negative sulla crescita dei figli: in questi casi si parla di genitori iperprotettivi. Proteggere i propri figli dai pericoli rappresenta sicuramente uno degli obiettivi principali dei genitori. Molti di questi desiderano mettere al sicuro il proprio figlio dai fallimenti, dalle delusioni e dal dolore fisico. Limiti nei bambini iper protetti Morrison dice: “I figli di genitori iper protettivi sperimentano poco, risultano essere dipendenti dai genitori, non sono generalmente bambini responsabili, hanno minori capacità di regolazione emotiva e problem solving. Essi, inoltre, sono maggiormente esposti a sviluppare problematiche legate all’ansia e alla bassa autostima. A tal proposito, Morrison sostiene che se i genitori sono costantemente impegnati a rendere “perfetta” la vita dei figli, questi ultimi possono iniziare a pensare che questo comportamento protettivo dei genitori rappresenti la norma, e possono sviluppare delle aspettative irrealistiche sul fatto che saranno trattati così per sempre”. Come riconoscere i genitori iperprotettivi Ecco alcune caratteristiche per riconoscere i genitori iperprotettivi: Inibiscono l’esplorazione dell’ambiente circostante da parte del proprio bambino, per paura che possa accadergli qualcosa di negativo. Ad esempio, i genitori iperprotettivi non lasciano che i loro figli esplorino un parco giochi per il timore che possano farsi male.