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Nostalgia dei Campi

Nostalgia dei Campi All'estremo oriente dei vasti campi, Un ruscello serpeggia raccontando storie antiche, Un bue chiazzato muggisce pigro nella luce dorata, La giace il luogo che mai potro dimenticare. Quando la cenere nel focolare si raffredda, Il vento notturno scuote i campi mentre i cavalli corrono, E il mio padre, anziano e stanco, Riposando sul cuscino di paglia, La giace il luogo che mai potro dimenticare. Il mio cuore, cresciuto dalla terra, Desidera il blu del cielo, Cercando le frecce sparate con leggerezza, Tra l'erba bagnata di rugiada, La giace il luogo che mai potro dimenticare. Una giovane sorella danza come le onde della notte, Una moglie scalza raccoglie il grano sotto il sole cocente, Capelli neri fluttuano nella brezza della leggenda, La giace il luogo che mai potro dimenticare. Sottili stelle sopra, Spostando passi su castelli di sabbia ignoti, Corvi che gracchiano sui tetti gelati, Seduti alla luce fioca, sussurrando racconti, La giace il luogo che mai potro dimenticare.