У нас вы можете посмотреть бесплатно CEDAS MTB 18 10 2025 Sui passi di Don Bosco или скачать в максимальном доступном качестве, видео которое было загружено на ютуб. Для загрузки выберите вариант из формы ниже:
Если кнопки скачивания не
загрузились
НАЖМИТЕ ЗДЕСЬ или обновите страницу
Если возникают проблемы со скачиванием видео, пожалуйста напишите в поддержку по адресу внизу
страницы.
Спасибо за использование сервиса ClipSaver.ru
Descrizione del percorso: Il Monferrato è un vasto territorio nato dalla leggenda di Aleramo secondo la quale l’Imperatore Ottone I concesse al giovane, in un impeto di generosità, tante terre quante egli fosse riuscito a percorrerne cavalcando senza sosta. Il territorio che egli percorse è il Monferrato. In una piccola porzione di questo territorio noi faremo il nostro giro. Caratteristica del territorio sono alcune preziose chiese romaniche parte del Romanico Monferrato, tra esse ricordiamo la Canonica di Santa Maria di Vezzolano (1) qua si unica nel suo genere per queste zone. L’abbazia si trova a poco più di un chilometro da Albugnano, il paese noto comen“Balcone del Monferrato” in quanto punto più alto del territorio. Sono altresì considerevoli i vigneti di Albugnano e Castelnuovo paese natale di Don Bosco. Infatti tutta l’area è importante per la produzione di famosi vini: il Freisa, un vitigno tipicamente monferrino, viene coltivato dall’inizio del 1500 e il Malvasia di Castelnuovo Don Bosco, antico vitigno di origine greca importato dai veneziani. Il Colle Don Bosco, punto di partenza del nostro tour, è una località di Morialdo, frazione di Castelnuovo Don Bosco, paese in provincia di Asti, dov'è nato san Giovanni Bosco. Il percorso è ad anello ed ha inizio dal piazzale antistante la Basilica (2). Percorreremo delle strade asfaltate secondarie e delle strade poderali (*) in mezzo alle vigne e in cresta alle colline. (1) La Canonica di Santa Maria di Vezzolano, fondazione signorile del 1095, retta dai Canonici regolari di Sant'Agostino, ebbe il suo massimo sviluppo tra XII e XIII secolo. Nel 1405, con il passaggio di Vezzolano in commenda, ebbe inizio un lento declino, che si protrasse fino al 1800 quando i beni di Vezzolano vennero dichiarati nazionali dall'amministrazione napoleonica e la chiesa fu ridotta a cappella campestre della parrocchia di Albugnano. Dal 1937 il complesso fa parte del Demanio dello Stato, in consegna alla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici. Nel 1997 nel prato retrostante è stato impiantato un frutteto di antiche varietà di melo, attualmente curato dal Comitato del Frutteto. La chiesa presenta una facciata a salienti, ornata da logge cieche con sculture. La bifora centrale è scandita dalla statua raffigurante Cristo benedicente e ai lati dalle raffigurazioni dell'Arcangelo Gabriele e dell'Arcangelo Raffaele. L'interno attualmente consta di due sole navate (in origine erano tre ma nel corso del XIII secolo la navatella destra fu incorporata nel chiostro adiacente) ed è coperto da volte a crociera. Tra le più importanti opere d'arte conservate nella chiesa vanno menzionate le sculture policrome nella monofora dell'abside maggiore, e quelle del jubì, raro elemento architettonico ove su due registri sono rappresentate scene della Dormitio della Vergine e la serie dei suoi antenati. Nella parete nord del chiostro sono affreschi conservati databili dal 1230 al 1330. (2) La Basilica di Don Bosco , che comprende due piani sovrapposti: quello superiore è sovrastato da una notevole cupola, in quello inferiore o cripta si trovano reliquie insigni di San Giovanni Bosco e di San Domenico Savio. La prima pietra è stata posata il 11 giugno 1961, il piano inferiore è stato finito e si è cominciato ad utilizzare per il culto nel 1965, mentre quello superiore è stato completato nel 1984. L'edificio è stato costruito in forme classiche, interpretate secondo modelli contemporanei. Davanti alla chiesa si apre un grande piazzale destinato ad ospitare una notevole folla di fedeli in occasione di pellegrinaggi. Tale edificio suscita talora critiche in quanto la mole massiccia non si integrerebbe molto bene con il paesaggio circostante costituito da colline dolci ricoperte di vegetazione fitta e vigneti.