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I concerti di RAI 3 Dall'Aula Magna dell'Università degli Studi di Roma "La Sapienza" il pianista Bruno Canino interpretò nell'anno 1996 l'opera pianistica di Claude Debussy in una serie di tre concerti che io ho registrato in cassette VHS. Allora si poteva fare, la Rai trasmetteva regolarmente musica classica di ottimo livello sia artistico che tecnico. Credo sia giusto pubblicare questi concerti non tanto come appassionato di musica, ma per rendere omaggio alla straordinaria bravura del pianista Bruno Canino, che in quelle serate riusci a stupire i presenti e anche i telespettatori sia per aver imparato a memoria tutta l'opera pianistica di Debussy, sia per le sue straordinarie doti di pianista di altissimo livello. POUR LE PIANO - note informative. Iniziata nel 1894/96 e terminata del 1901, la suite Pour le Piano è un'importante opera di transizione nel linguaggio di Debussy: da una parte la scrittura pianistica risente ancora di influenze determinanti (i claviembalisti settecenteschi nei movimenti esterni, Satie nella sarabanda centrale), ma dall'altro vi si scopre una grande disinvoltura e originalità. Il primo brano, PRELUDE (Assez animé et très rythmé, in La minore), fu probabilmente l'ultimo ad essere scritto: è un pezzo è pieno di slancio e di carattere quasi rude, che sembra liberamente ispirarsi ai Preludi e alle Fantasie per strumento a tastiera di Bach. La successiva SARABANDE fu composta verso la fine del 1894, ed in origine doveva far parte delle tre Images inédites dedicate a Yvonne Lerolle. E una pagina dalla linea melodica purissima e dall'andamento nobilmente composto, e costituisce probabilmente il momento più alto dell'intera composizione. Chiude la suite una TOCCATA di grande brillantezza (composta con ogni probabilità nel 1896), una sorta di moto perpetuo in cui fanno capolino le ombre dei grandi clavicembalisti del Settecento, con François Couperin e Domenico Scarlatti in testa.