У нас вы можете посмотреть бесплатно Lavori al lago di Barcis или скачать в максимальном доступном качестве, видео которое было загружено на ютуб. Для загрузки выберите вариант из формы ниже:
Если кнопки скачивания не
загрузились
НАЖМИТЕ ЗДЕСЬ или обновите страницу
Если возникают проблемы со скачиванием видео, пожалуйста напишите в поддержку по адресу внизу
страницы.
Спасибо за использование сервиса ClipSaver.ru
Il lago di Barcis, venutosi a creare nel 1954 con la costruzione della diga, per la produzione di energia idroelettrica e l’uso irriguo, è interessato da un progressivo e rilevante fenomeno di interrimento dello specchio acqueo, dovuto al consistente apporto di materiale solido, originato dai naturali processi erosivi in atto nella parte alta del bacino idrografico del torrente Cellina e trasportato a valle dallo stesso corso d’acqua. La stima della riduzione della capacità di invaso si attesta su circa 11 milioni di metri cubi di materiale (su un totale di 25 milioni di capacità) pari a quasi il 40 % del volume disponibile. L’interrimento del lago provoca, come conseguenza non secondaria, l’innalzamento del piano delle ghiaie nel tratto del torrente a monte dell’invaso. In base a studi e valutazioni effettuati in passato, nell’ambito di progetti interessanti il torrente Cellina, e sulla base altresì delle osservazioni del gestore dello sbarramento di Ponte Antoi (prima Edipower e ora Cellina Energy S.r.l.), è stato stimato un apporto di materiale solido di circa 200.000 metri cubi annui; al momento attuale, per effetto dell’interrimento, il lago ha già perso circa la metà della sua capacità di invaso originaria (25 milioni di metri cubi nel 1954). Al fine di arrestare il fenomeno di interrimento, è necessario compensare il progressivo e continuo accumulo di materiale solido, mediante azioni sistematiche di sghiaiamento ed asporto, di entità paragonabile ai quantitativi di ghiaie provenienti dal tratto di monte del Cellina. La diga di Ponte Antoi sul torrente Cellina è stata costruita negli anni 1952-1953 progettata dall'Ing. Carlo Semenza, è situata in una gola di erosione nel calcare del Cretaceo superiore, composto da spessi strati inclinati verso il bacino. A causa della forma piuttosto irregolare della gola che si allarga sensibilmente sul lato destro, molti progetti alternativi sono stati studiati per questa diga. Alla fine fu scelto il tipo a doppia curvatura in calcestruzzo, con una struttura asimmetrica, e giunto perimetrale sul pulvino d’imposta. L'altezza dal punto più depresso delle fondazioni, (q. 355 s.l.m), al coronamento è di 47 metri, mentre sul piano stradale (q. 415,15) è di 51,15 metri. La quota di massima di regolazione del serbatoio è a 402,00 m s.l.m. Lo spessore alla base è di 4,5 metri, alla sommità 2 metri. Gli scavi per le fondazioni, spalle diga e gallerie degli scarichi iniziarono nei primi mesi del 1952, con un volume di roccia asportata di 14.510 m³. A luglio iniziarono i getti di calcestruzzo per la diga. Il calcestruzzo utilizzato era costituito da: un dosaggio di 275 kg di cemento ferro-pozzolanico per ogni metro cubo, calcare alluvionale di 60 mm di diametro e 0,5 kg di additivo "Frioplast" ogni 100 kg di impasto. Il rapporto acqua-cemento era di 0,47. Al termine dei getti era stato usato 8.100 m³ di calcestruzzo. La diga venne collaudata il 18 giugno 1954.