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12PORTE - 14 aprile 2022: Epifania, cioè manifestazione evidente, della comunione ecclesiale: così viene definita la Messa crismale, una celebrazione eucaristica unica nel suo genere, celebrata nella Chiesa cattedrale dal Vescovo circondato dal presbiterio, dall’ordine diaconale e dalla rappresentanza di tutto popolo dei credenti. Nel cuore della settimana santa, la messa crismale mostra come la Pasqua della morte e risurrezione di Cristo sia la sorgente di tutta la vita di grazia e l’alimento della vita e della missione ecclesiale. Tutti i sacramenti, che sono i segni sensibili della vita di Cristo in noi, nascono infatti dal dono totale che Cristo ha fatto della sua vita. La Pasqua quindi, e con essa la messa crismale, assicura così la vita sacramentale e la connessione a Cristo crocifisso e risorto, a tutte e singole le comunità della diocesi: una festa della comunione, come ricordato dall’Arcivescovo nell’omelia, un dono prezioso da custodire e alimentare. Durante la celebrazione sono stati offerti al vescovo gli oli destinati alla vita sacramentale: alcuni catechisti hanno portato l’olio per l’unzione dei candidati al battesimo; alcuni operatori sanitari e volontari l’olio per l’Unzione degli infermi; alcuni diaconi hanno portato l’olio che sarà chiamato per antonomasia “crisma”, da cui vengono le parole “cristo”,”cristiano”, “cresima” e che si usa nei sacramenti della confermazione e dell’ordinazione sacerdotale ed episcopale e per la consacrazione delle chiese e degli altari. Diaconi e presbiteri sono stati invitati dal vescovo a rinnovare i propositi già manifestati alla Chiesa in occasione della loro loro ordinazione, ricordando il mandato di Cristo di essere servitori dei fratelli e di offrire in sua memoria il sacrificio eucaristico.