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Conferenza di Sandro Tiberini La famiglia dei marchesi di Monte Santa Maria Tiberina ebbe come capostipite Rainerio, marchese di Tuscia e rettore del ducato di Spoleto dal 1014 al 1027, che nel corso del XII secolo riuscì ad estendere il proprio dominio sulla fascia appenninica tra la valle del Tevere e la Valdichiana. Un territorio che rivestiva una notevole rilevanza strategica, essendo percorso dalle importanti rotte commerciali che mettevano in comunicazione i porti dell’Adriatico con le città manifatturiere della Toscana, in pieno sviluppo economico. Il fatto determinò uno stato di tensione con le città-stato limitrofe di Perugia, Città di Castello e Cortona, che contendevano ai marchesi il controllo di un’area così rilevante dal punto di vista economico. Il contrasto latente sfociò inevitabilmente, tra Duecento e Trecento, in una serie di conflitti in cui la parte signorile ebbe la peggio. Nonostante ciò, i marchesi riuscirono a riorganizzare la loro presenza in alcune aree periferiche, dando luogo ad organismi politici quali i marchesati del Monte Santa Maria e di Sorbello che giunsero fino al Congresso di Vienna (1815). Sandro Tiberini ha conseguito nel 1991 il dottorato di ricerca in storia urbana e rurale con una tesi sulla signoria rurale nell’Umbria settentrionale nei secoli XI-XIII e continua ad approfondirne gli sviluppi in altri ambiti territoriali e in epoca successiva. Si è anche occupato dei ceti dirigenti in generale, osservandoli sotto particolari sfaccettature (il linguaggio araldico, le torri urbane, la trasmissione della memoria familiare), come pure della vita economica e istituzionale delle comunità rurali, in specie per ciò che concerne l’utilizzo dei beni comuni e la normativa statutaria. Anche le vicende e gli orientamenti politici delle città-stato comunali umbre, in particolare Perugia e Gubbio, sono stati oggetto di riflessione sotto diversi aspetti.