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Gli abusi su minori e la trial consultation

I processi più brutti e strazianti sono sicuramente quelli che riguardano bambini abusati sessualmente. Ma ce ne sono altri egualmente dolorosi: sono i processi di quelle persone assolutamente innocenti accusate falsamente di abusi che non hanno mai commesso. Ci preme dire che gli abusi sui minori esistono e devono essere puniti severamente dalla Giustizia ma, allo stesso tempo, esistono i casi di “falsi abusi” che possono nascere quando i bambini sono strumentalizzati dagli adulti per vendette personali (vedi, ad esempio, il coniuge tradito che accusa il partner di abuso per: 1. Vendicarsi; 2. Ottenere l’affidamento dei figli; 3. cacciarlo di casa); Processualmente parlando, cosa si fa quando un “soggetto debole” (un bambino, oppure un portatore di handicap, o una persona affetta da un deficit psichico) dichiara di essere stato abusato? Fino a qualche anno fa ci si appiattiva sulla concezione comune secondo cui “i bambini non mentono”. Dopo però che si sono verificati clamorosi errori giudiziari si è compreso che quest’asserzione non è altro che una falsa credenza . I bambini possono mentire, ma attenzione: “possono mentire non sapendo di mentire”. Te la ripeto: I bambini possono mentire, non sapendo di mentire. Che cosa significa? Significa che i bambini possono credere a qualcosa che non è reale, che non è successa, perché hanno subito una suggestione o una manipolazione. Per capire la validità di questo concetto e soprattutto per usarla nelle aule di giustizia ai fini probatori occorrerà usare un’arma processuale di assoluta importanza: la consulenza psicoforense. La consulenza psicoforense è la valutazione di un caso giudiziario alla luce della letteratura psicologica. In questo modo il Difensore sarà affiancato da uno psicologo forense che andrà a valutare le dichiarazioni del minore alla luce della letteratura scientifica. Sia chiaro il consulente non deve esprimere giudizi di valore, del tipo: il minore dice o non dice la verità? Il consulente non farà altro che una valutazione di natura psicologica avente ad oggetto la capacità a testimoniare del minore. Ossia: il bambino è attendibile? La sua testimonianza è genuina? O è stata alterata? La consulenza psicoforense servirà a comprendere se il minore aveva le COMPETENZE GENERICHE per poter testimoniare Facciamo un esempio per chiarire meglio il concetto. Un bambino di 4 anni che non ha ancora una completa e strutturata capacità di discernimento potrebbe dare un significato determinato ad un certo gesto secondo l’indicazione e il suggerimento dell’adulto. Volevo esporti un caso giudiziario che ho seguito in qualità di difensore dell’imputato. Come avrai capito la mia difesa viene esercitata sempre attraverso l’arma della consulenza psicoforense. Orbene, il mio cliente, un medico di una struttura psichiatrica, era stato accusato di aver molestato sessualmente un giovane paziente della clinica affetto da un grave deficit psichico. Grazie al mio consulente forense e allo stesso consulente del GIP che concordava con la nostra tesi, abbiamo rappresentato al Giudice che questo ragazzo, affetto da una grave patologia psichica, non aveva la capacità a testimoniare. Sì perché la sua struttura mentale non gli consentiva di discernere il vero dal falso e perché era stato suggestionato da un contesto ospedaliero altamente inquinante. Ci duole dire però che, nonostante però consulenze (quella della Difesa e quella del perito dello stesso Giudice) che asserivano a chiare lettere che il soggetto non aveva la capacità a testimoniare, i Giudici del primo grado hanno deciso di condannare ma noi abbiamo impugnato quella sentenza. ======================================================= Iscriviti al mio canale qui https://www.youtube.com/user/MsDandri... Visita il mio sito qui http://www.avvocatofrancescodandria.it