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!VIDEO RICARICATO CON MAGGIOR QUALITÀ DEL PRECEDENTE, ANCHE SE ESSO NON VERRÀ ELIMINATO! ⚜️SPECIALE SANTO NATALE DI NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO⚜️ Domenica 24 settembre 2023 XXV del T. O. MADONNA DEL COLERA Plenum delle 16.15 come unico richiamo alla Santa Messa Solenne Patronale delle 16.30 presieduta dall’Arcivescovo emerito di Treviso S. E. mons. Gianfranco Agostino Gardin. Duomo Arcipretale parrocchiale e Vicariale della Beata Vergine Maria Santissima delle Grazie in San Donà di Piave; Parrocchia del Duomo Arcipretale della Beata Vergine Maria Santissima delle Grazie in San Donà di Piave; Diocesi di Treviso; Vicariato di San Donà di Piave; Città di San Donà di Pieve; Città Metropolitana di Venezia; Veneto. Le Campane: Concerto di 5 campane in La² + un sonello in Do#⁴ in Accordo "Salve Regina" con rinforzo 2^ a Slancio Friulano, fuse dalla premiata fonderia De Poli di Vittorio Veneto (TV) nel'1953 ed ora in manutenzione dalla Ditta Comin di Volpago del Montello (TV) e gestite da un programmatore Ecat "Crons20". C.Piccola: Fa#³ crescente, fusa da De Poli di Vittorio Veneto (TV) nel'1930. Possiede un diametro di 101,0 cm ed un peso di 6,40 quintali; C.Mezzanella: Mi³ crescente, fusa da De Poli di Vittorio Veneto (TV) nel'1930. Possiede un diametro di 114,0 cm ed un peso di 9,13 quintali; C.Mezzana: Do#³ crescente, fusa da De Poli di Udine (UD) il 18 febbraio 1922, rifusa da De Poli di Vittorio Veneto (TV) nel'1932. Possiede un diametro di 135,0 cm ed un peso di 15,97 quintali; C.Mezzanona: Si² crescente, inizilmete fusa da De Poli di Udine (UD) il 18 febbraio 1922, ed succesivamente rifusa da De Poli di Vittorio Veneto (TV) nel'1978. Possiede un diametro di 154,4 cm ed un diametro di 22.00 quintali; Campanone: La² crescente "Vittoria e Pace", fusa inizialmente da De Poli di Udine (UD) il 18 febbraio 1922 ed incrinatasi il 15 agosto 1940, fu rifusa da De Poi di Vittorio Veneto (TV) nel 1940 e 1956. Possiede un diametro di 175,4 cm ed un peso di 33.00 quintali. È l' ottava campana più grande del Veneto. Sonello: Do#⁴, fuso da De Poli di Vittorio Veneto (TV) nel'1932. Possiede un diametro di 67,5 cm ed un peso di 1,8 quintali. Curiosità: Il Duomo: Nel 1476 Francesco Marcello e Angelo Trevisan, detentori dei diritti demaniali della Gastaldia di San Donà, ottennero dal pontefice Sisto IV il permesso di costruire una nuova chiesa nel territorio sottoposto alla propria giurisdizione. L'esigenza di erigere un nuovo edificio di culto era dettata dalla scomparsa di quasi tutte le chiese preesistenti, distrutte da guerre o inondazioni del Piave. La cappella fu dedicata a Santa Maria delle Grazie (“Plebs et Ecclesia Sanctae Mariae Gratiarum, de Gastaldia SS. Donati et Hermelii de Plavi”) e consacrata quattro anni più tardi, nel luglio 1480, dal Vescovo di Treviso Giovanni Dacre. Il 22 agosto 1480 il doge della Repubblica di Venezia Nicolò Da Ponte concesse l'investitura delle temporalità al primo curato Pietro da Drivasto. Come risulta da documenti coevi, la cappella era spoglia, mancante di qualsiasi decorazione interna e priva di campanile. Nel 1500, trascorsi vent'anni dalla consacrazione dell'edificio, nella relazione della sua visita pastorale Bernardo Rossi evidenziava la trascuratezza della cappella, con il suo primo campanile, costituito da due campane sistemate su armatura di legname, e con un primo corredo liturgico, acquistato dai fedeli. Solo nel 1505 su iniziativa del curato veneziano Daniele De Marchi vennero finalmente compiuti i lavori di abbellimento della chiesa e, successivamente, la costruzione di un piccolo campanile. L'edificazione di una vera e propria torre campanaria avvenne però solamente sul finire del XVI secolo. Alla base della struttura per volere dei proprietari della Gastaldia fu collocato lo stemma dei Trevisan. Allo stesso periodo risale anche l'esclusione della stessa famiglia Trevisan dall'amministrazione diretta della chiesa, affidata ai massari e al curato (1580). La relazione redatta nel 1584, in seguito alla visita apostolica del vescovo di Parenzo, testimonia la presenza nella chiesa di un corredo liturgico. Nel 1641 la chiesa fu sottoposta a lavori di restauro. Nella relazione della visita pastorale del 1778, oltre all'elenco dei vari corredi ed opere presenti nella chiesa, sono citate due lapidi, una delle quali, fatta affiggere da Angelo Trevisan, scampò alle distruzioni della prima guerra mondiale. Nella visita pastorale di circa sessant'anni dopo, nel 1837, il vescovo di Treviso Sebastiano Soldati constatò le cattive condizioni della vecchia chiesa, che aveva subito negli anni ampliamenti e sovrapposizioni, ma non era più in grado di accogliere la popolazione. CAPITOLI DEL VIDEO: [00:00] Immagini del Duomo e della Santa Patrona, con le tre maggiori [01:06] Plenum Buona Visione! Buon Natale!