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...il capitano era di quelli del coraggio e tra le gambe nascondeva un cuore in più ma dopo secoli di balle e barzellette all'equipaggio,scoprì le lacrime di non poterne più stelle sbracate stelle,stralunate stelle di questa notte a voi che ve ne frega se siete vive o siete morte... stelle perdute stelle miserabili stelle di questo cielo, è venuto il momento di mandarvi a fare in culo... Un brano,una metafora che si presta ad infinite e personali interpretazioni... Il capitano poi partì per chissà dove,per chissà cosa evviva Dio chissà perché,ma il capitano chi lo ferma, il capitano chi lo smuove,aveva voglia di capirselo da se C'era una nebbia che non si vedeva a un metro, c'era il timone che non rispondeva più, i marinai come San Pietro chiedevan di tornare indietro ma lui aspettava un sogno,un segno da lassù stelle lontane stelle,miserevoli stelle di questo mondo mandatemi una luce per vedere fino in fondo stelle preziose stelle,incantevoli occhi del mistero spiegatemi che razza di motivo ha questo mio veliero Il capitano era perduto in un miraggio,in mezzo a un mare che non si fermava più, poteva andarci pure peggio: "mentiva in faccia all'equipaggio", e poi cantava per il ponte su e giù, da qualche parte ci sarà pure l'amore, da qualche parte forse incontreremo il sogno il desiderio che ci manca,la gioia l'attesa e l'emozione cose che manco so ma scopriremo insieme. Stelle lontane stelle,silenziose stelle dell'universo ditemi dove,quando e per cosa mi sono perso stelle pietose stelle,sparpagliate stelle di questa sera che cosa ci sto a fare su questo obrobrio di nave nera. il capitano era di quelli del coraggio e tra le gambe nascondeva un cuore in più ma dopo secoli di balle e barzellette all'equipaggio,scoprì le lacrime di non poterne più stelle sbraccate stelle,stralunate stelle di questa notte a voi che ve ne frega se siete vive o siete morte... stelle perdute stelle miserabili stelle di questo cielo, è venuto il momento di mandarvi a fare in culo...